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TERAPIA GLOBALE ANTIREFLUSSO

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Il PROGETTO ANTIREFLUSSO è un progetto scientifico gratuito concluso nel 2019

BREVE RIASSUNTO DI FISIOPATOLOGIA DEL REFLUSSO

 

 

 

COME NASCE IL PROGETTO

 

Il "Progetto Antireflusso", nasce sulla scorta di una pregressa esperienza clinica maturata dal Dott. Nascimben Andrea con un gruppo di pazienti in ambito Osteopatico.

La constatazione che un corretto piano nutrizionale consentisse di apportare grandi benefici e nella stragrande maggioranza dei casi, la risoluzione definitiva della disfunzione esofagea (affrancandosi da pericolosi farmaci gastroinibitori), ha fatto maturare l'idea di estendere Gratuitamente ai propri soci questo approccio nutrizionale a fini epidemiologici.

L'obbiettivo di questo Progetto-studio è quello di reclutare almeno 100 pazienti e quantificarne i benefici definendoli statisticamente (Guariti, Parzialmente guariti, Non guariti)

Ad oggi l'approccio tradizionale medico è quello meramente chimico-farmaceutico, con primarietà "terapeutica" rappresentata dagli inibitori di pompa (IPP), gli effetti collaterali sempre più marcati e le evidenze sempre più consistenti ( https://www.sanieinformati.com/post/gastroprotettori-ipp-7-effetti-collaterali )

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ALCUNI DETTGLI "TECNICI" DEL REFLUSSO

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In altri POST, abbiamo spiegato approfonditamente i meccanismi fisiopatologici che sottendono al Reflusso Gastro Esofageo, in questo documento pertanto riassumeremo solo alcuni concetti.

Il Reflusso, definito anche come Malattia (MRGE), è come ho già evidenziato in altri  POST legato ad un’incompetenza dello Sfintere Esofageo Inferiore (LES) che non chiude ermeticamente, lasciando che i fumi acidi possano risalire lungo l’Esofago attaccando le mucose.

 

La causa di questo è un’alterazione del controllo nervoso Autonomo-Vagale.

 

In buona sostanza il nostro Nervo Vago “perde” un po’ il controllo dello sfintere anatomico, in favore dell’altro modulatore Neurovegetativo, la componente ORTOsimpatica.

Immaginate sempre il sistema Nervoso Autonomo (o Neurovegetativo) come una bilancia, con due piatti.

Uno è rappresentato dalla componente ORTOsimpatica e l’altro la componete PARAsimpatica (il Nevo VAGO e Nuclei Sacrali).

Lo sfintere Esofageo dovrebbe essere sostanzialmente gestito dal nervo VAGO, lasciando alla componente ORTO solo un piccolo controllo e solo in determinate fasi (atto deglutitorio).

Il sistema Ortosimpatico nelle Disbiosi (si manifesta tramite: irregolarità dell’alvo, coliti, dolori alla digito pressione in profondità, ecc.. ) “accende” eccessivamente il Sistema Ortosimpatico tramite modulazione di alcune molecole “messaggere”, come le citochine Proinfiammatorie e Neuromodulatori come l'Adrenalina (per maggiori dettagli vedere il precedente POST)

Evito di parlarvi della fisiologia della deglutizione (cosa molto importante per capire il reflusso), per non complicare eccessivamente la lettura.

Ve la spiegherò con un video specifico, in maniera semplice e facilmente comprensibile

 

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INIZIAMO !

 

Introduzione

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Quello che troverete qui di seguito, definita come Progetto Antireflusso, al suo interno racchiude sia la parte Nutrizionale (il “Core” della Terapia) che una parte “Meccanica”, ovvero finalizzata ad agire sulle strutture che coinvolgono direttamente e indirettamente lo Sfintere Esofageo Inferiore.

 

E’ bene sapere che si tratta di una serie di riferimenti realizzati, appositamente per questa Disfunzione, ma che non possono rappresentare al 100% un metodo applicabile in TOTO a chiunque senza aver valutato clinicamente ogni singolo paziente.

 

Mentre la parte “Meccanica” è estendibile pressochè a tutti, la parte Nutrizionale potrebbe aver bisogno di maggiore personalizzazione sulla base delle caratteristiche cliniche del paziente.

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Per fare un esempio: le Proteine Sì o NO ? Quante ?

 

Rispettiamo i suggerimenti LARN (indicazioni nutrizionali) di 08-09 gr di Proteine per Kg di peso corporeo a prescindere, oppure è necessario conoscere un’eventuale condizione di disbiosi dell’intestino ?

Ecco, credo che la risposta più corretta sia rappresentata da quest’ultima ipotesi.

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E ancora; Che tipo di Proteine ? Di origine animale o vegetale ? DIPENDE.

Anche qui la condizione del microbiota fa la differenza, così come una condizione infiammatoria in atto (o magari cronica) potrebbe essere un altro elemento da valutare.

Per identificare eventuale disbiosi potete fare una "fotografia" dello stato di fatto, chiedendo di aderire al "Progetto Microbioma Italiano". Un importante studio, ideato da un gruppo di ricercatori dell'Università di Padova, che da anni fanno ricerca su questo argomento. E' sufficiente inoltrare richiesta e fare analizzare un proprio campione fecale (il costo è di 100 euro; è uno studio autofinanziato) .

Vi lascio il Link: http://progettomicrobiomaitaliano.org/partecipa/

 

Bisogna altresì dire che un'eventuale alterazione del microbiota, potrebbe essere ipotizzata anche attraverso altre valutazioni, che seppur meno "dettagliate" dell'esame fecale, come per esempio:

-irregolarità dell'alvo, con dissenteria alternata a stipsi,

-dolori alla digito pressione in area inguinale (valvola ileo-ciecale , Sigma) o in prossimità dell'area lombare (colon ascendente e discendente) o ancora in zona ipogastrica (tratto trasverso del colon)

 

Oltre al corredo infinito di segni e sintomi, quali gonfiore alla "pancia", irrequietezza, disturbi del sonno, ansia, dolori Osteoarticolari, frequenti forme infettive (candidosi, cistiti, afte, febbre frequente ) e Ovviamente Reflusso, generalmente i pazienti con disbiosi mettono in evidenza anche altre caratteristiche cliniche tipiche della condizione infiammatoria di basso grado.

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Tutt'altro che raramente si evidenziano alterazioni ematochimiche per : colesterolo LDL (alto) e HDL (basso), Glicemia (tendenzialmente verso il range alto 90-100), Insulinema, rapporto alterato tra Omocisteina/folato (tendenzialmente verso il range alto di omocisteina), carenza di VitD/Paratormone, carenza di vit B12, rapporto Omega3/omega6 sbilanciato verso questi ultimi (segno di dismetabolismo), PRC alta, a volte anche la VES. I globuli bianchi meritano una trattazione a parte.

 

DUNQUE, IL MIO PERSONALE SUGGERIMENTO E' IL SEGUENTE:

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A-Effettuare analisi del Microbioma tramite prelievo fecale.

B-Effettuare esame del sangue per "fotografare" lo stato di fatto, così da poter avere CONOSCENZA e possibilità di monitorare nel tempo i MIGLIORAMENTI che si registreranno anche a livello ematochimico (grazie ad un'alimentazione Antinfiammatoria).

 

Si precisa che la TERAPIA ANTIREFLUSSO, è possibile metterla in pratica anche senza aver effettuato quanto suggerito ai punti A e B, seppur in un contesto di non conoscenza dello stato di fatto e dunque non riuscendo ad evidenziare i progressi in termini"numerici" dei valori ematochimici.

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