Nascimben andrea
Vediamo cosa si può fare con l'alimentazione:
1) Assumere Fibra. Assumere 40-50 tra insolubile e solubile. Per 3 ragioni:
a) Gli acidi grassi a corta, come l’acido butirrico, derivanti dal metabolismo della fibra alimentare , sono degli inibitori dell’enzima HMG-CoA reduttasi, necessario per la sintesi di colesterolo epatico (al contrario l’insulina attiva l’enzima).
b) Riduce l assorbimento degli acidi biliari da parte degli enterociti, eliminandone una quantità maggiore, costringendo il fegato ad utilizzare il colesterolo ha produrne altri ( E’ altresì vero che il metabolismo dei Sali biliari da parte del microbioma simbionte, incrementa l’affinità con il recettore Fxr, inibendo (CYP7a) la sintesi di nuovi e favorendo il loro riassorbimento intestinale, in effetto che compensa l’eliminazione accentuata operata dalla fibra alimentare, mantenendo una sorta di equilibrio dei Sali biliari assorbiti. In questo modo utilizzerà meno colesterolo per la loro sintesi ex-novo sempre a compensare quella riduzione operata già in precedenza dagli acidi a corta catena ).
c) Rallenta l assorbimento degli zuccheri a livello intestinale, determinando un lento rilascio dell’insulina.
2) Psillo. Sono dei semi di una pianta omonima che essendo costituiti essenzialmente da fibra, è in grado di aumentare il proprio volume di circa 25 volte raccogliendo acqua.
3) Steroli alimentari. Avendo una struttura simile chimica a quella dello stesso colesterolo, vanno in competizione con il colesterolo e i Sali biliari, a livello intestinale, riducendone l’assorbimento. Ne sono sufficienti 2-3 gr al giorno. Li troviamo presenti negli olii vegetali soprattutto olio di oliva e nei broccoli. Per arrivare però ai 2-3 gr è necessario assumerne attraverso cibi arricchiti di fitosteroli ( bisogna fare attenzione che il loro assorbimento riduce un po' l’assorbimento di vitamina A,E e K, quindi è necessario integrare un po' di queste vitamine).
4) Proteine della soia e la lecitina di soia ha una modesta capacità ipo colesteroliminizzante (1 bicchieri di latte di soia può essere sufficiente e 1 cucchiaio di lecitina in polvere ).
5) Semi oleosi e frutta secca , che contengono arginina, acidi grassi poliinsaturi e fitosteroli, quindi noci, mandorle e semi vari, (papavero, lino, zucca, ecc..); 30-40 gr al giorno, quindi: un ventina di mandorle, 3-4 noci e 1 cucchiaio da cucina di semi vari possono essere sufficienti.
6) Beta-Glucani. Un altro importante fattore che riduce l assorbimento intestinale del colesterolo sono i Beta-Glucani che troviamo nell’avena e nell’Orzo.
Integrare poi con degli Omega3 come EPA e DHA, fluidificanti del sangue e dalle grandi capacità anti infiammatori. Li troviamo nel pesce azzurro.
E' ovvio che un approccio nutrizionale è meno efficace nell'immediato, non agendo su di una specifica molecola, come la farmacodinamica di un principio attivo, ma è non solo privo di effetti avversi, ma fornisce al tempo stesso centinaia di migliaia di altre molecole e fitocomposti utili alla funzionalità della macchina biologica.
E' doversoso rispettare comunque l'aspetto macro della nutrizione, ovvero conenere il numero complessivo di calorie introdotte e ridurre sensibilmente i livelli di insulinemia; il grande promotor dell'infiammazione e della sintesi del colesterolo.
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