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Immagine del redattoreAndrea Nascimben

FIBRE: TIPOLOGIE E BENEFICI SULLA SALUTE

Nascimben andrea


L'intestino tenue è lungo ≈7 m ed è diviso anatomicamente in 3 regioni: duodeno, digiuno e ileo.

La mucosa dell'intestino tenue è costellata da milioni di piccoli villi, a sua volta costituiti da migliaia di cellule una adesa all’altra e ognuna delle quali presentano centinaia di microvilli , dunque parliamo di molte centinaia di miliardi di microvilli intestinali rendendo l'intestino tenue la più grande superficie corporea esposta al mondo esterno.


Il rilascio di nutrienti nel duodeno (intestino tenue prossimale) stimola le secrezioni pancreatiche (inorganiche = acqua, bicarbonato ed elettroliti; organiche = enzimi digestivi) così come il rilascio di bile dalla cistifellea. La quantità totale di liquidi assorbiti dall'intestino tenue ogni giorno è una combinazione di liquidi consumati (≈1,5 L/d) e succhi digestivi secreti (≈6-7 L/d).(screen FIBRE intestino e tipologie di fibre )


L'attività motoria dell'intestino tenue consiste prevalentemente in contrazioni segmentali che muovono gradualmente il chimo verso l’avanti esponendo le particelle di cibo agli enzimi digestivi e alla bile e facilitando l'esposizione dei nutrienti digeriti al bordo assorbente della mucosa per l'assorbimento. Il chimo, il contenuto liquido dell'intestino tenue, ha normalmente una viscosità molto bassa ed è facilmente miscelato con enzimi digestivi che daranno vita alla degradazione dei loro rispettivi substrati.


La superficie molto ampia della mucosa normalmente si traduce in un efficiente assorbimento dei nutrienti, che si verifica precocemente nell'intestino tenue prossimale (STUDIO: McRorie J, Fahey G. A review of gastrointestinal physiology and the mechanisms underlying the health benefits of dietary fiber: matching an effective fiber with specific patient needs. Clin Nurs Stud. 2013).




La fermentazione si riferisce alla degradazione con cui una fibra alimentare, dopo aver resistito alla digestione enzimatica nell'intestino tenue, può essere degradata dai batteri intestinali, producendo sottoprodotti della fermentazione come acidi grassi a catena corta e gas. La fermentazione riguarda principalmente i carboidrati


L’amido è formato da un ita ripetitive di glucosio, legate da legami glicosidici alfa. I nostri enzimi sono in grado di rompere questi legami ottenere il glucosio, un monosaccaride che rapidamente verrà veicolato dalle cellule assorbenti dell'epitelio al proprio interno.


L’amido lo troviamo nei cereali come il frumento, pasta, pane, patate ma se assunto in grandi quantità non tutto verrà digerito dai nostri enzimi ed una parte si trasferirà al colon prossimale che darà vita alla sua attività fermentativa tramite enzimi batterici .


Le cosiddette fibre ovvero i disaccaridi non amidacei essendo dei polimeri ovvero composti da piu unità di monosaccaridi ma tenuti insieme da legami beta glicosidici verranno metabolizzati dagli enzimi batterici che hanno le glicosidasi beta. questa attività produrrà alcuni gas come metaboliti quali idrogeno, e anidride carbonica ma contemporaneamente grandi quantità di SCFA .


Oggi non entreremo nei dettagli della molteplicità di funzioni svolte da questi acidi grassi a corta catena, ne parleremo della fisiologia intestinale, ma ci soffermeremo sulla tipologia di fibre che possiamo ritrovare in diversi cibi e la funzione che ognuna di essa può magnificamente svolgere nel nostro tratto digerente.


Gli integratori di fibre possono essere suddivisi in 4 categorie clinicamente significative:


  1. Insolubile, scarsamente fermentato (es. crusca di frumento): non si dissolve in acqua è scarsamente fermentato; può esercitare un effetto lassativo mediante stimolazione meccanica della mucosa intestinale se le particelle sono sufficientemente grandi e grossolane (“effetto plastico”); piccole particelle lisce (p. es., farina/pane di crusca di frumento) non hanno un effetto lassativo significativo; la fibra insolubile non gelifica né altera la viscosità e quindi non fornisce altri benefici per la salute delle fibre (gel-dipendenti).

  2. Solubile, non viscoso, a fermentazione rapida (p. es., inulina, destrina di frumento, oligosaccaridi, amidi resistenti): si dissolve in acqua; nessun aumento di viscosità; fermentazione rapida e completa.

  3. Solubile viscoso/gelificante, prontamente fermentato (p. es., β-glucano [avena, orzo], gomma di Guar grezza): si dissolve in acqua, forma un gel viscoso aumenta la viscosità del chimo per rallentare l'assorbimento dei nutrienti e migliorare il controllo glicemico , abbassa il colesterolo sierico elevato, prontamente fermentato.

  4. la fermentazione di questa fibra, potrebbe generare formazioni gassosi a livello colico, soprattutto se si è selezionato un microbiota disfunzionale con potenziali patogeni in seguito ad un'alimentazione povere di fibre (low FODMAP, low Nichel)

  5. Solubile viscoso/gelificante, non fermentato (es. psillio): si dissolve in acqua; forma un gel viscoso; aumenta la viscosità del chimo rallentando l'assorbimento dei nutrienti e migliorare il controllo glicemico, abbassa il colesterolo sierico elevato; non fermentato (nessuna produzione di gas, nessuna raccolta di calorie dai sottoprodotti della fermentazione); poiché non è fermentato, rimane gelificato in tutto l'intestino crasso, fornendo un effetto dicotomico di "normalizzazione delle feci": ammorbidisce le feci dure nella stitichezza (allevia/previene la stitichezza) e rassoda/forma feci molli/liquide nella diarrea (allevia/previene la diarrea ) e normalizza la forma delle feci nell'IBS. Ha inoltre un potente effetto disintossicante grazie alla sua elevata capacità osmotica.



Vediamo alcuni esempi di Fibra alimentare :

1-L'inulina è il polimero del β-D-fruttosio, dunque un polisaccaride, solubile in acqua, con legami sono β-2,1-glicosidici. Per azione dell'enzima inulasi l'idrolisi produce fruttosio. L'inulina è presente soprattutto nei topinambur, nella cicoria e nelle radici di scorzonera.


2-I FOS (frutto-oligo-saccaridi), sono oligosaccaridi del fruttosio uniti mediante legami β-glicosidici e alla cui estremità è presente un'unità di α-D-Glucosio

Fanno parte di un eterogeneo gruppo di molecole biologiche chiamate prebiotici .

I FOS alimentari non vengono idrolizzati dagli enzimi intestinali, ma dalle Glicosidasi del microbiota all'interno del colon di destra e quello trasverso, garantendo un vantaggio proliferativo a quei ceppi batterici che hanno gli enzimi per rompere i legami glicosidici beta (bifidobatteri, prasunitzi, halii, etc...)


Come ultima informazione ricordiamo che i ceppi privi di enzimi idrolitici extracellulari trasportano i FOS nella cellula e poi li idrolizzano, utilizzando il carbonio per scopi personali, mentre i batteri che hanno sulla membrana extracellulare l’enzima β-fruttofuranoside può fornire nutrimento ai nuovi ceppi simbiotici, poiché rende carbonio disponibile nel lume intestinale (Perrin, S., M. Warchol, JP Grill e F. Schneider. 2001. Fermentazione di fruttooligosaccaridi e dei loro componenti da Bifidobacterium infantis ATCC 15697 su coltura discontinua in mezzo semisintetico. J.Appl. Microbiology)



Quello di oggi, un articolo che fornendo alcune caratteristiche nutrizionali delle fibre soprattutto in relazione al microbiota intestinale, vuole porre l'accento sulle necessità (vitali) che ha il nostro universo microbico simbiotico dimostra di avere di questa componente alimentare; privarsene significherebbe semplicemente NON RISPETTARE le caratteristiche di specie, con tutte le conseguenze del caso ....


Buona Salute a tutti


 “Evidence-Based Approach to Fiber Supplements and Clinically Meaningful Health Benefits, Part 1” .






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1 Comment


Guest
Jun 05

Buongiorno dottore, lo psillio quando assumerlo nella giornata? Prima o dopo i pasti, al mattino o alla sera? Grazie

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