L’unica terapia accettata era in Primis prescrivere farmaci per abbassare il colesterolo e parallelamente una dieta che limitasse l'assunzione di grassi.
Deviazioni da queste raccomandazioni sono sempre state considerate eresia e potrebbero apparire come negligenza medica.
Secondo molti evidenze scientifiche, però queste raccomandazioni risultano sempre meno difendibili sul piano scientifico. Dati epidemiologici ( parte di scienza che si occupa degli studi basati su di una ampia casistica medica ), mettono in evidenza che l'infiammazione della parete arteriosa possa essere la vera causa delle malattie cardiache.
Molto lentamente ma inesorabilmente, queste nuove scoperte, stanno portando ad un cambiamento di paradigma nel modo in cui le malattie cardiache e altre malattie croniche saranno curate.
In poche parole, senza un’infiammazione presente sull'endotelio ( strato di rivestimento interno delle pareti vascolari) non c'è modo che il colesterolo si accumuli sulla parete interna del vaso sanguigno causando così malattie cardiache e ictus.
L'infiammazione è semplicemente una difesa naturale del corpo ad un invasore estraneo, come tossine, batteri o virus. Tuttavia, se esponiamo frequentemente il corpo ai danni da tossine (metaboliti batterici farmaci, altri composti chimici ambientali) o alimenti dalle spiccate capacità infiammatorie, il corpo umano reagisce con un’infiammazione cronica.
Quali sono i maggiori colpevoli dell’infiammazione cronica?
Molto semplicemente, secondo crescenti evidenze, uno dei maggiori responsabili è riconducibile ad un eccesso di carboidrati semplici/complessi e quelli provenienti da cibi altamente trasformati (zucchero, farina, additivi chimici e tutti i prodotti derivati). Un altro fattore di patogenesi dell’infiammazione è l'eccessivo consumo di omega-6, presenti negli oli vegetali come soia, mais e girasole, che si trovano in molti alimenti trasformati, come le merendine, gli snak e in quasi tutti i prodotti dell'industria alimentare.
(Ann NY Acad Sci. 2005 Jun;) "I prodotti finali avanzati di glicemia derivanti dalla dieta sono importanti contributori allo sviluppo degli AGE e inducono infiammazioni nei soggetti sani."
(Uribarri J 1 , Cai W , Sandu O , Peppa M , Goldberg T , Vlassara H .)
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