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IRREGOLARITA’ INTESTINALE, REFLUSSO E DOLORI LOMBARI CRONICI

Un Caso Clinico del dott.Andrea Nascimben



dott.Andrea Nacimben
dott.Andrea Nascimben

Quello che vi racconterò oggi è (l’ennesimo) caso di paziente che oltre alle irregolarità dell’alvo dimostra una cronica sintomatologia al tratto lombare.

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Sono evidenze, queste, che si ripetono continuamente, ovvero chi soffre di disturbi a livello del tratto digerente (in primis il tratto intestinale ) dimostra di avere una cronica sintomatologia che si riferisce ANCHE al tratto vertebrale…

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Purtroppo il dolore Viscero-Somatico, nonostante sia una condizione ben nota in patologia, il più delle volte viene completamente ignorato, e il focus portato inevitabilmente verso la componente articolare

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Nel caso di Rossella, la protagonista di oggi, l’Ortopedia si concentra su questo ristretto ambito anatomico sottoponendo la paziente a plurimi trattamenti:

dalle terapie chimiche a base di ANTInfiammatori a quelle di natura fisioterapica strumentale con TENS, TECAR, Ozonoterapie , con un esito praticamente nullo sul piano sintomatologico.

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Come purtroppo, molto spesso accade, nelle situazioni in cui non si riesce ad avere la meglio sul dolore, invece di fermarsi e RIFLETTERE l’Ortopedia inizia a mettere in campo il suo proverbiale approccio terapeutico aggressivo:

si inizia ad infiltrare cortisone e anestetici all’interno delle faccette articolari (come se queste fossero divenute sintomatiche quasi per far dispetto al clinico) fino ad arrivare a chirurgie completamente irrazionali (quasi a prescindere dal danno obiettivabile ….)

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Per fortuna l’intervento di una corretta ginnastica Motorio-Posturale (uscendo finalmente dal mero approccio passivo) fornisce un significativo sollievo alla paziente, ovvero conduce Rossella ad un netto miglioramento del quadro clinico.

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L’intervento motorio effettuato, però, nonostante la continuità e il trascorrere di diversi mesi, non conduce la paziente alla piena risoluzione della sintomatologia.

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Inizia , dunque, a domandarsi se magari un’azione un pò più allargata potesse dare un ulteriore beneficio.

La contestuale sintomatologia da Reflusso Gastroesogafeo e la Cronica STITICHEZZA, inducono Rossella ad andare un pò oltre l’approccio locoregionale (chimico o motorio)

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Mi contatta in VIDEOCONFERENZA, l'Anamnesi mette in luce un cronico REFLUSSO Gastroesofageo con la tipica “bolla” gastrica, frequente necessità di eruttazione, gonfiore epigastrico.

A livello INTESTINALE la stitichezza ostinata (da sempre) , si manifesta con 2-3 giorni di assenza evacuativa che, la paziente, cerca di risolvere tramite uso di procinetici (come da indicazione dei diversi gastroenterologi) e/o con l’ausilio di qualche composto a base di erbe.

Completa il quadro intestinale flatulenza e gonfiore ai quadranti inferiori dell’addome.

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COSA FARE IN CASI COME QUESTO ?

NULLA di diverso

perché la sintomatologia osteoarticolare, soprattutto al tratto lombare è per la gran parte conseguenza di una irregolarità intestinale, in particolar modo se il paziente presenta stitichezza.

Non Starò in questa sede a sviscerare le correlazione neuro anatomiche e funzionali che mettono in relazione il tratto digerente inferiore con il tratto lombare, dico solo che vi sono strettissimi rapporti nocicettivi che corrono lungo i percorsi nervosi autonomici che dal viscere si portano sui metameri lombari, e che questi possono riferirsi anche in sede somatica ( articolare e ai tessuti associati).

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Come di consuetudine, dopo aver preso in visione la cartella clinica e redatta dettagliata Anamnesi, ci congediamo con la promessa che nei giorni seguenti sarà mia cura inviarle i suggerimenti Terapeutici Motorio-Nutrizionali.

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Ci rivediamo per il PRIMO CONTROLLO, a distanza di 2 mesi.

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La paziente appare, visibilmente, soddisfatta ed inizia a riportarmi i cambiamenti registrati:

1-l’INTESTINO si è completamente normalizzato, con una singola evacuazione e feci conformate (e non più caprine). La flatulenza è divenuta evento occasionale e non appare più maleodorante ( elemento estremamente significativo, ovvero non vi è più sviluppo di composti solforati…)

2- il REFLUSSO non più presente in nessuna sua forma (ZERO sintomi)

3-La sintomatologia al tratto LOMBARE pressoché SCOMPARSA, frutto certamente non esclusivo della nutrizione, ma sicuramente questa componente ha fornito un contributo importante e decisivo.

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Mi aggiunge:

“ mi sento molto più energica” .

Questo è un altro dei frequentissimi riscontri che registro applicando questa modalità Nutrizionale, oserei direi , un DENOMINATORE COMUNE.

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Che dire?

NULL’ALTRO

se non complimentarmi con Rossella perchè ha dimostrato non solo di essere stata in grado di attribuire il giusto peso all'aspetto Nutrizionale, ma ha saputo mantenersi ATTIVA svolgendo regolarmente la sua indispensabile attività motoria ( il secondo fondamentale stimolo EPIGENETICO)

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Il post di oggi per comunicarvi un messaggio breve e conciso:

1) abbiate RISPETTO del vostro magnifico sistema biologico fornendogli, tutti i giorni, i due principali stimoli Epigentici: l'Attività Motoria e la corretta Nutrizione Ancestrale

2) non fermatevi alla mera applicazione TERAPEUTICA PASSIVA e lLOCOREGIONALE, perchè il sistema Biologico si caratterizza in un ampio Network Neuro-Immuno-Endocrino e Microbiotico e le correlazioni infinite anche in territori anatomici (apparentemente) distanti

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Al prossimo caso

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Un caro SALUTO di SALUTE

ai sempre più numerosi

INTERlocutori della Pagina

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