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Omega3 e Omega6: UN RAPPORTO DELICATO


Nascimben Andrea





Le diete occidentali sono notoriamente sbilanciate in moltissimi acidi grassi poli insaturi omega-6 rispetto a quelli della serie omega-3. Idealmente, tali nutrienti andrebbero introdotti in quantità circa pari. 


Nei paesi occidentalizzati, si và dall’Italia in cui il rapporto è di 1 a 11 fino agli Stati Uniti, in cui il rapporto Omega6/Omega3 è di 20 a 1.




Questo è dovuto principalmente ad un uso eccessivo di oli di semi nei prodotti trasformati dall’industria, e del consumo di carni animali prodotti in allevamenti intensivi, dove gli animali vengono nutriti con i cereali e farine di pesce ricche di omega6 e povere di omega3


Vediamo i 4 benefici che possiamo ottenere prevedendo nella nostra alimentazione la giusta dose di Omega3.


Riduzione dei livelli di infiammazione

Gli eicosanoidi (PGE3) che derivano dall’attività degli Omega3 hanno un’attività antiinfiammatoria riducendo le potenzialità infiammatorie degli Omega6.


Il meccanismo infiammatorio ci protegge da eventi patogeni o cellule tumorali, ma livelli di infiammazione cronica (sub-clinica), predispongono a qualsiasi malattia, soprattutto quelle di tipo degenerative (Tumore, malattie osteoarticolari) e autoimmuni.


Modulazione della risposta immunitaria

La giusta quantità di Omega-6 stimolano le difese immunitarie, ma se in eccesso l’infiammazione che genera, predispone alle malattie infiammatorie (degenative e autoimmuni, cardiovascolari)


Per far sì che vi sia equilibrio nell’attività infiammatoria/antiinfiammatoria, è essenziale che vi sia il giusto rapporto di Omega3/Omega6.


Maggiore fluidità del sangue

Gli ormoni prostacicline, prodotti dagli omega-3, riducono l’aggregazione delle piastrine al contrario i trombossani prodotti dagli omega-6 la favoriscono.


Un eccesso di Omega6 favorendo l’aggregazione del sangue, facilitano la formazione di trombi (aumenta il rischio trombotico di infarto e ictus). Al contrario , l’attività degli Omega3 favorisce la fluidità del sangue.

Purtroppo statisticamente si registra una maggiore prevalenza di elevati livelli di Omega6 nelle popolazioni occidentali.


Riduzione dell’Ipertensione

Sempre le prostacilcine, prodotte dagli Omega3, favoriscono la vasodilatazione al contrario i trombossani ne promuovono la costrizione. La presenza del giusto rapporto tra Omega3 e Omega6 favorisce la giusta tensione della muscolatura vasale favorendo la Normo pressione vascolare.


Quando utilizzare i Supplementi

Una dieta ben bilanciata, dovrebbe da sola apportare tutti gli omega-3 necessari a bilanciare gli omega-6. Dosi superiori di omega-3 attraverso i supplementi, nei seguenti casi possono essere indicate nei soggetti che hanno malattie autoimmuni o infiammatorie, le persone a rischio cardiovascolare che hanno problemi di ipertensione e i soggetti con i Trigliceridi alti



Quando fare attenzione ai supplementi

I soggetti che hanno un’immunosoppressione perché elevati livelli di Omega3 riducono l’attività del sistema immunitario.

Le persone che hanno problemi di pressione molto bassa essendo l’Omega3 un vasodilatatore oppure coloro che assumono farmaci per abbassare la pressione devono rivedere i dosaggi della sostanza chimico-farmaceutica se assumono degli Omega3.

I soggetti che soffrono di facili emorragie, perché gli omega-3 fluidificano il sangue e riducono la aggregazione piastrinica. Idem i soggetti che assumono farmaci anticoagulanti devono rivedere i dosaggi se assumono Omega3.

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