Nascimben Andrea
Argomentare su vitamine e di integratori risulta spesso questione spinosa e fortemente dibattuta. Non è raro imbattersi in vere e proprie tifoserie favorevoli ad una specifica vitamina (pro-vitaminaD, vitaminaC, Pro-Zinco , Pro-selenio ecc.. ) o ad uno specifico integratore, posizioni il più delle volte talmente estreme che si preferisce omettere dati e riferimenti di letteratura pur di suffragarle.
In un’occasione per esempio, sul web, ho provato a sostenere una posizione che, nonostante fosse sostanzialmente favorevole all’uso di vitamina C, non trovava consenso tra i gruppi “ultras pro-vitamina C” poichè ritenuta troppo moderata.
Purtroppo abbracciare una fede sulla base di un sentimento o di pura tifoseria, il più delle volte fa perdere di vista dati e obiettività scientifiche.
Purtroppo su alcuni siti e in alcuni gruppi facebook, si leggono “indicazioni” nutrizionali di MAXI dosaggi nell’ordine di molti grammi al giorno ( 5-10-15 gr ) nonostante non vi sia alcun sostegno di letteratura in tal senso (se non in ambito oncologico, sul quale sono pienamente in accordo)
Personalmente sono favorevole alla vitamina C e molto concorde con molte delle affermazioni del dott. Pauling in ordine alla speculazione messa in campo dalle farmaceutiche e relative loro necessità di brevettare tutto, ma è altresì vero che bisogna attenersi a quanto ci suggerisce la letteratura in merito alle capacità/proprietà/ necessità di questa importante vitamina.
Le indicazioni che ci vengono fornite a livello internazionale per evitare lo scorbuto sono comprese tra i 30 e i 120 mg giornalieri, ovvero ben 150 volte inferiore a quella che ho visto scritto in giro, ovvero di 10-15 gr al giorno.
Le qualità antiossidanti, sono indubbie, ma ciò che non si può (almeno ad oggi) sostenere è che vi sia la necessità di 10-15 gr al giorno, ed anzi, al contrario vengono sconsigliate a causa della forte capacità dell’acido ascorbico di divenire sostanza Pro-ossidante se presente in eccesso.
Non dovremmo mai dimenticare che il nostro sistema biologico funziona all’interno di un meccanismo ormetico e di continua ricerca omeostatica. Dunque un eccesso di una sostanza innesca una serie di meccanismi di compenso atti a mantenere un corretto equilibrio, in questo caso parliamo di equilibrio ossido-riduttivo.
E’ vero che alcune specie animali, sintetizzerebbero alcuni grammi al giorno, mentre l’uomo no, però non ci si domanda mai il PERCHE’ di tutto questo. Non bisognerebbe dimenticare, che qualsiasi ragionamento in ambito di biologia, andrebbe fatto considerando la nostra storia evolutiva. Tutte le specie che troviamo nel regno animale, vi sono presenti perché sono state in grado di adattarsi all’ambiente e a sopravvivere. L’uomo è a pieno titolo tra queste.
Non abbiamo la capacità di sintetizzare la vitamina C per due motivi:
abbiamo una minore necessità organica e soprattutto perché abbiamo realizzato ( grazie all’evoluzione, e dunque alle ristrettezze nutrizionali) una sofisticata capacità a rigenerarla. Questo splendido processo biologico, avviene grazie all’enzima deidroascorbato reduttasi, un enzima che catalizza la reazione tra il suo prodotto ossidato (l'acido deidroascorbico) e il glutatione. Quest’ultimo per essere generato dipende a sua volta (anche) dalla vitamina B6 che a sua volta dipende dal metabolismo batterico (anche qui i nostri batteri intestinali entrano in campo…).
Tra i numerosi benefici generati dalla vitamina C, vi è impedire lo scorbuto, ovvero permettere la formazione di collagene. Però, bisogna stare molto attenti ad un eccesso di collagene perché significa sclerotizzazione dei tessuti connettivi, ovvero eccesso di “rigidità” e perdita delle caratteristiche istologiche dei tessuti ( vasi, guaine nervose, sottocute, tendini, ecc.. ).
Ricordo che un eccesso di carboidrati, innesca fenomeni di sclerotizzazione dei tessuti nei quali si evidenzia immancabilmente un eccesso di connettivo denso (collagene) ed una carenza di alcune proteine che conferiscono elasticità come elastina. E’ una conseguenza di una reiterata (cronica) attività di ricambio tessutale, orchestrata dall’insulina in presenza di grandi quantità di energia (glucosio) .
Dunque stiamo parlando di un fenomeno molto presente nelle popolazioni occidentali, siamo sicuri che vi sia la necessità di “accelerare” la formazione di nuovo collagene ?
O forse meglio sarebbe contenere i carboidrati e fornire al sistema biologico piccole dosaggi di vitamina C ?
Qualcuno sostiene che un eventuale eccesso di vitamina C, non provocherebbe alcun disturbo perché i reni la eliminerebbero. Questo corrisponde al vero; ma perché devo caricare l’organismo di una quantità abnorme di acido ascorbico per poi richiedere l’intervento di soccorso alla funzione renale per ripristino del corretto equilibrio biologico ?
Un altro elemento che frequentemente viene sottovalutato, è che la biodisponibilità di vitamina C , dipende essenzialmente dalla capacità di assorbimento intestinale ( se non si assume per via endovenosa) ed una eventuale disbiosi, avrebbe tra le numerose conseguenze, anche quella di un malassorbimento dell’epitelio intestinale, riducendone la quantità di vitamina assunta con il cibo ( o l’integrazione).
Da qui si intuisce facilmente che il primo tassello per la costruzione della salute, passa da una buona funzione dell’intestino e non viceversa.
Il suggerimento conclusivo che mi sento di poter dare con ragionevole tranquillità, è quello di assumere la vitamina C , anche quotidianamente, ma in dosi non superiori ai 300-400 mg e di 500—600 mg se si è fumatori, ma assolutamente di non eccedere nei dosaggi, poiché si genererebbe inutile sovraccarico renale e soprattutto una potente attività PRO-ossidante.
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