Nascimben Andrea
Il fegato riceve circa il 70% del suo apporto di sangue dal deflusso intestinale venoso, e rappresenta la prima linea di difesa contro antigeni provenienti dall'intestino.
Per realizzare questa funzione, èdotato di una vasta gamma di cellule immunitarie come i macrofagi, linfociti T, cellule killer (1). I Batteri intestinali giocano un ruolo chiave nel mantenimento della salute dell'asse intestino-fegato. Etanolo, ammoniaca, e acetaldeide prodotta dalla microflora intestinale sono generalmente metabolizzati dal fegato.
Crescita eccessiva di batteri intestinali (SIBO, https://www.sanieinformati.com/post/sibo-ovvero-sovracrescita-batterica-nell-intestino) può essere un importante patogenesi della steatosi epatica non alcolica, infatti è stato dimostrato che il trattamento antibatterico può alleviare la gravità della Steatosi (2-3)
Endotossine derivate da batteri intestinali, e altri prodotti batterici luminali di origine alimentare, possono essere cofattori per lo sviluppo della malattia epatica (4).
Le variazioni nei batteri intestinali quantitativi e qualitativi portano ad un aumento della permeabilità intestinale e conseguente traslocazione dell'endotossina nel flusso ematico. Di conseguenza, avremo una massiva attivazione di citochine pro-infiammatorie all'interno del fegato con consegunte innesco infiammatorio, un evento che facilita l'accumulo afiposo introno al parenchima epatico.
inoltre, alcuni Batteri intestinali traslocati oltre le mucose, potrebbero causare anche peritonite batterica (5).
Non è difficile comprendere quanto sia essenziale adottare una corretta alimentazione che comporti una condizione di EUbiosi (ovvero equilibrio) a livello intestinale, se vogliamo creare una giusta fisiologia dell'asse Microbiota-intestino-fegato.
Seguire una corretta alimentazione antinfiammatoria ricca di PRE o PRObiotici diviene, dunque, un passaggio obbligato.
Buona salute a tutti
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