Un Caso Clinico del dott.Andrea Nascimben
Maria Cristina 64 anni, si presenta in studio per DUE questioni (in realtà due facce della stessa medaglia):
REFLUSSO Gastroesofageo da un paio di anni e STITICHEZZA, una disfunzione quest'ulima che l'accompagna da sempre.... .
Il reflusso, si presenta con pesantezza a livello epigastrico, difficoltà digestiva, tosse secca e percezione del battito cardiaco a livello mesogastrico.
Integra il quadro clinico, un fastidioso dolore al braccio che le complica in maniera significativa il normale svolgimento del suo (splendido) lavoro come artigiana (è una decoratrice di manufatti in legno della Val di Fiemme).
Sono alcuni anni, soprattutto in quest'ultimo, che riporta STANCHEZZA cronica, difficoltà nel RIPOSO notturno e MENTE annebbiata (chiaro indice di infiammazione centrale ...) .
Il motivo principale che l'ha condotta nel mio studio, è il REFLUSSO, affrontato, fino ad allora, esclusivamente con i tradizionali inibitori gastrici, sostanze che nel suo caso le forniscono un moderato beneficio.
Vorrebbe abbandonarli e dunque prova ad adottare una strategia alimentare suggerita dal Dot. Berrino in uno dei suoi seminari :
la crema di riso, un'accortezza sicuramente ottima nell'acuto, ma che non può essere certo un approccio alimentare definitivo, pena rischio di vera e propria malnutrizione ...
Era dal mese di Febbraio che mangiava essenzialmente crema di riso, tutto il resto era impossibile digerirlo ..... .
I suggerimenti del medico di BASE , per altro parente della paziente, sono stati due :
il primo : "Prendi l'inibitore di pompa, meglio se un bel 40 mg ... 20 mg è troppo poco...."
Le diceva : "ma che problemi ti fai, prendili e basta, guarda mio marito e da 10 anni che li prende e non li mai successo niente ....."
come se prendere l'IPP fosse come assumere il cianuro..... difficilmente si muore all'istante,
Responsabilizzare i gastroinbitori quale unica causa dei tumori gastro intestinale è cosa praticamente impossibile , ma sicuramente NON costituiscono un fattore benefico per il sistema biologico...
Purtroppo per la nostra cara " oderna medicina " se hai un problema di malattia la causa è la genetica o lo stress.... tutto il resto è idiopatico, pertanto cosa si dovrebbe fare , se non attendere la malattia ?
e una volta manifestatasi, si provvederà a rincorrerla ... con l'ennesimo principio attivo ottima soluzione medico-industriale.... . . Il SECONDO importante consiglio del curante è stato quello di suggerire alla paziente di :
andare in giro , con una SCATOLETTA di liquirizia sempre in tasca .... (porca Pu..zzola !! , ma questa è scienza pura ...) .
Ora tralasciamo le CASTRONERIE MEDICHE e passiamo alle cose serie, . .
QUESTO LO SCAMBIO di MAIL tra me e Mariacristina .
"Gent. Dottor Nascimben Buonasera
sono 20 gg che seguo il Percorso Terapeutico da Lei consigliato, a piccole dosi ho iniziato ad introdurre gli alimenti consigliati e, dopo 15 gg lo stomaco ha avuto un sensibile miglioramento, non più dolore epigastrico e retrosternale, il dolore alle braccia è diminuito e,sono meno stanca. Assumo Pantoprazolo 20 e dal 15° giorno ho provato a eliminarlo ma, è tornato il dolore epigastrico notturno e retrosternale, ho quindi ripreso da oggi, la dose intera ,e sento già che mi dà sollievo verrò a Verona il 25 ottobre. Grazie e Buona Serata Cristina V. " . . PONGO UNA DOMANDA alla paziente:
"Buongiorno Cristina la percezione del battito a livello gastrico è venuta meno ?
cosa non è riuscita a rispettare di quanto previsto nel piano alimentare ?? . . la PAZIENTE:
"Buonasera dottore La percezione del dibattito a livello gastrico, dopo 15 gg di percorso terapeutico era gradualmente sparita anche dopo i pasti. E' tornato a farsi sentire ( con dolore epigastrico notturno e retrosternale) dopo 4 gg che ho iniziato a dimezzare il Pantoprazolo 20 .
Dopo 4 mesi a crema di riso e 8 kg persi, ho iniziato il piano alimentare a piccole dosi, selezionando i cibi che digerivo piu' facilmente e sempre rispettando i cibi raccomandati.
Riesco a camminare 4 volte a settimana 1 ora, e mi sento piu' in FORZE. Da ieri ho ripreso la pastiglia intera di Pantoprazolo 20 e va meglio. Aspetto qualche giorno ancora prima di riprovare a ridurla....." . . La MIA RISPOSTA:
"Buongiorno Cristina Probabilmente è un pò presto per ridurre il prazolo, dobbiamo avere un'assenza totale dei sintomi per poter iniziare una de escalation del farmaco, Ma non si preoccupi sono trascorsi solo 20 giorni dall'inizio della Terapia Motorio-nutrizionale per contro abbiamo un reflusso cronico
Le chiedo però di NON apportare deroghe , ma di rispettare quanto suggerito
Un cordiale saluto dot nascimben andrea". . .
Dopo 15 gg rivedo la paziente per la seconda volta.
Inpaziente di sapere se qualcosa non fosse andata per il meglio e dunque attendendomi una risposta non del tutto soddisfacente, le formulo la fatidica domanda, quando non è ancora del tutto entrata in studio:
"Allora, Cristina , come và ? "
Lei si ferma all'istante su due piedi, ed esclama : "BENISSIMO !!"
Mi rassereno, la faccio accomodare e ribadisce : "E' INCREDIBILE QUANTO BENESSERE ..."
Inizia ad elencarmi la sequela di esiti che ha saputo ottenere iniziando con i miglioramenti in termini di forza e vitalità e aggiunge :
"la colazione mi da energia e autonomia fino a pranzo .." (la colazione è un punto CRUCIALE della Terapia Motoria-Nutrizionale)
"mi è tornato appetito ed oramai riesco a digerire praticamente tutto.."
e prosegue:
"Settimana scorsa ho fatto una camminata in montagna di 3 ore e quando sono arrivata a casa ero ancora in forze " . . Un altro passaggio che non eludo mai è quello relativo all'intestino:
"Come va il suo intestino ? "
"Perfettamente (mi risponde), vado in bagno tutti i giorni con feci conformate, non ho più gonfiore ne fastidi addominali" .
Sembra dunque che la battaglia con il suo pigro intestino sia stata vinta ..
.
Dopo la tradizionale valutazione palpatoria a livello viscerale congedo Maria Cristina promettendole l'invio nei giorni a seguire, di ulteriori accortezze che andremo ad apportare al piano terapeutico Motorio-Nutrizionale. .
Ci vedremo per un check tra 3 mesi, ma evitando di perderci di vista completamente;
ci terremo in contatto epistolare tramite Mail
. . Come spesso ripeto:
PIU' I CASI SI RISOLVONO IN TEMPI BREVI E PIU' SONO SODDISFATTO DEL NOSTRO OPERATO e PIU' QUESTA CONSUETUDINE SI RIPETE E PIU' SIGNIFICA CHE IL PAZIENTE HA MESSO IMPEGNO E SERIETA'
Alla fine..... io traccio solo il percorso,
poi resta unicamente al paziente decidere se percorrerlo o meno .... . . Un sincero SALUTO di SALUTE ai sempre piu' numerosi interLOCUTORi della pagina
e un caro saluto a Maria Cristina Alla prossima
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