top of page

GLI AUTOANTICORPI CONTRO LA TIROIDE SCENDONO:per il reumatologo è impossibile.

Un Caso Clinico del dott.Andrea Nascimben



dott.Andrea Nacimben
dott.Andrea Nascimben

Oggi vi racconto di Sara, una donna di 55 anni, con diagnosi di Tiroidite di Hashimoto.

Quello di oggi però sarà un racconto diverso dal solito caso clinico, che nella fattispecie rimarrà a margine, in evidenza sarà un semplice ragionamento che vorrei il lettore facesse insieme a me.

.

Buona lettura

.

.

Nell’ultimo rilevamento (ottobre del 2021) l’esame ematico riporta valori anticorpali molto elevati con TPO a 685 e TG a 290.

Come è noto dal momento in cui i valori degli autoanticorpi sono stati rilevati non vengono più controllati.

PERCHE’ questa (incauta) procedura ?

semplicemente perchè se li hai, così recita la versione della medicina prescrittiva, te li devi tenere a VITA ….

.

.

SAPETE PERCHÈ SONO ARRIVATI A QUESTA CONCLUSIONE ?

Semplicemente perchè non hanno ancora INVENTATO l’ennesimo farmaco salvifico, quello preciso, molecolare,

il “cacciatore di target”, ma se lo dovessero inventare non esiteranno a prescrivere periodici esami ematici sia per gli auto-anticorpi TG e TPO.

.

.

Ad oggi, senza l’ennesima bombetta da inoculare, al solito ignaro paziente-Consumatore preferiscono dire :

“NON SERVE A NIENTE ; TANTO SONO COME I CAPELLI GRIGI, SE LI HAI TE LI DEVI TENERE”

.

.

Per fortuna però non si tratta di irreversibile depigmentazione dei capelli, ma di AZIONI e REAZIONI del sistema immunitario che stanco di essere sottoposto a reiterate aggressioni antigeniche (per ANNI), ha deciso di sintetizzare anticorpi che colpiscono l’intruso presente nel sistema biologico

MA

che avendo, purtroppo, analogia di struttura amminoacidica con proteine Self (quelle nostre) inizia ad attaccare anche quest’ultime. Si chiama meccanismo di mimetismo molecolare.

.

.

In altre parole pur di non lasciare indisturbata la circolazione del pericoloso soggetto estraneo alla nostra biologia, le cellule immunitarie decidono di attaccare tutti; “estranei e non estranei”.

.

Un'altra motivazione che da più ricerche emerge è che un sistema immunitario costantemente in ALLERTA a causa di continue invasioni biologiche ( soprattutto a genesi intestinale) si vede costretto a mandare sul fronte Linfociti T non perfettamente addestrati, ovvero cellule che pur non avendo passato la elevatissima selezione (oltre il 97% non passano la prova) vengono rilasciati dal Timo e mandati sul fronte.

E qui, purtroppo, faranno un pò di confusione, scambiando proteine endogene (patrimonio Self) per antigeni, attaccandole.

.

.

Un terzo meccanismo che favorisce i fenomeni AUTOimmuni è quello della CRONICA INFIAMMAZIONE, che porta alcune cellule immunitarie (Linfociti T) a rimane COSTITUTIVAMENTE ATTIVI, ovvero vengono stimolati (da messaggeri citochinici) affinchè possano vivere più a lungo rispetto a quanto previsto dal programma cellulare, e come sappiamo un soldato invecchiato rischia di non avere la lucidità per poter ben identificare il nemico, rischiando di prendere fischi per fiaschi ….

.

.

Ecco, descritti, in forma ovviamente super esemplificata, i TRE meccanismi che la letteratura ci suggerisce essere i fattori di patogenesi delle aggressioni AUTOanticorpali.

.

.

.

MA QUALI CONCLUSIONI E SOPRATTUTTO QUALE VANTAGGIO POSSIAMO TRARRE DA QUESTE INFORMAZIONI ?

.

Che l’INTESTINO è potenzialmente la fonte di provenienza di queste moltitudini antigeniche (definite come PAMPs e DAMPs).

E’ vero la certezza che questi siano i precisi ed univoci meccanismi di patogenesi ancora non l'abbiamo, ma alcune prove iniziano ad essere consistenti e gli indizi che portano su questa strada moltissimi.

.

Perchè allora non lavorare sull’Intestino, o meglio sul SISTEMA ENTERICO, con un metodo che porti a migliorare la funzionalità di questo MACROSISTEMA sia sul piano microbico che su quello mucosale, ricercando in primis, una maggiore efficienza della preziosissima barriera epiteliale (un sottile ma importantissimo organo in grado di svolgere centinaia e forse migliaia di diverse funzioni…).

.

Una maggiore selettività dell’epitelio, per esempio, potrebbe costituire un potentissimo filtro che ridurrebbe ai minimi termini le “invasioni di composti estranei” al nostro sistema Self, dai metaboliti batterici, alle proteine di formile, ai lipopolisaccaridi, ai composti associati al pericolo etc…

.

.

Perchè se per “CASO”, dico per “CASO”

riuscissimo a lavorare in tal senso, riducendo le continue invasioni di campo, è verosimile pensare che il sistema immunitario ne avrebbe grande giovamento non avvertendo più la cronica condizione di ALLERTA

e conseguentemente sarebbe molto più disponibile a orientarsi verso una modalità TOLLEROGENICA (che tradotto significherebbe minori livelli di citochine PROinfiammatorie e maggiori livelli di messaggeri ANTInfiammatori).

.

.

.

Ecco, cari lettori e care lettrici, questo è il lavoro che quotidianamente mettiamo in campo;

grande attenzione al nostro magnifico

SISTEMA Neuro-Immuno-Endocrino-Epiteliale e Microbiotico, un intervento generale che solo attraverso lo strumento

MOTORIO-NUTRIZIONALE è possibile realizzare.

.

.

.

Volete sapere della signora Sara ?

Visto e considerato che era trascorsi 2 anni dall'ultimo esame ematico per gli anticorpi TPO e TG, abbiamo pensato di verificare lo stato di fatto.

I TPO erano passati a 745 e i TG a 340.

Dopo 4 mesi di terapia Motorio-nutrizionale abbiamo effettuato il primo controllo degli AUTOanticorpi e "magicamente" i valori si erano ridimensionati a 537 i TPO (prima a 745) e i TG a 223 (prima a 340).

Nella seconda rilevazione a 8 mesi di distanza, abbiamo registrato un ulteriore ridimensionamento con i TPO a 290 e i TG a 122.

Tra 4-6 mesi effettueremo la terza verifica, non posso dirlo con certezza matematica, ma credo vedremo un ulteriore miglioramento.

.

.

COSA ME LO FA PRESUPPORRE ?

IL MIGLIORAMENTO DELLO STATO DI SALUTE della paziente:

-INTESTINO da diarroico a completamente normalizzato con singola evacuazione e feci ben conformate

-non più sanguinamento ne ipertrofia emorroidaria

-il REFLUSSO completamente scomparso (in 2 mesi circa)

-la SINTOMATOLOGIA artralgica diffusa sia a livello articolare che ai i tessuti molli ridimensionata del 80%

-gli episodi emicranici NON PIU’ PRESENTATI negli ultimi 6 mesi (prima ricorrenti almeno 1 volta a settimana).

.

.

Tutti segni e sintomi, quelli sinteticamente elencati, che depongono in modo INEQUIVOCABILE che quel SISTEMA BIOLOGICO è sempre più vicino alla sua fisiologia e QUALSIASI espressione o deriva patologica non potrà che essere anch’essa ridimensionata/migliorata e/o completamente annullata..

.

.

Purtroppo, fino a quando non si supererà l'anacronistico e fallimentare modello riduzionistico che vede ogni singolo evento molecolare meccanismo a sé e disgiunto dalla

“RETE PATOLOGICO-DISFUNZIONALE" in atto,

non capiremo mai che se il Sistema biologico sta migliorando alcuni suoi aspetti significa che si sono predisposte tutte le precondizioni (corretta Nutrizione e attività motoria) affinché si possano sviluppare la pletora infinita di adattamenti che ricompongono , pezzo, dopo pezzo il puzzle della Salute,

il tutto all’interno di un virtuoso meccanismo di autoguarigione ( la biologia cellulare è SEMPRE orientata al ripristino dell’Omeostasi e non al mantenimento della malattia)

.

.

Un caro SALUTO di SALUTE

ed una sana ( e doverosa ) Riflessione

70 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page