UN CASO COMPLICATO, apparentemente disperato Un caso Clinico in VIDEOCONFERENZA . . Oggi porta alla vostra attenzione il caso di Rossana una donna di 62 anni, che mi contatta per cercare di venire a capo di una serie di problematiche intestinali croniche e ingravescenti.
Il quadro clinico è il seguente : alvo irregolare con feci non conformate-simil diarroiche (scala bristol tra 6 e 7) , gonfiore addominale costante, assenza di stimolo evacuativo. Costante malessere e pienezza a livello rettale. Sensazione di mancato svuotamento nel post evacuazione. Per evacuare deve far ricorso a posizionamenti in accovacciamento ed energica spinta con il pavimento pelvico.
E’ una situazione quella di Rossana che non è arrivata dal nulla, ma si è purtroppo costruita nel tempo a causa di errate scelte alimentari.
Una parte di responsabilità con grande onestà, Rossana, se la attribuisce in prima persona poiché la decisione di adottare una dieta vegana di lungo corso (oltre 10 anni), ha gradualmente selezionato un microbiota non del tutto congeniale alla specie…
Una volta uscita dalla fisiologia, è accortasi che il suo tratto digerente iniziava a non avere più l'originaria regolarità si rivolge ad alcuni professionisti: prima 2 dietologi, poi 2 dietiste, ed in fine due biologi-nutrizionisti. (a corredo vengono eseguiti i noti esami del microbiota, i test per la famosa SIBO e vari accertamenti strumentali9
La prima categoria professionale appare orientata a spingere molto su grandi quantità di carboidrati e sul noto suggerimento : “mangi un pò di tutto “ , un pò come dire tutto e niente. Dietisti e nutrizionisti invece favoriscono diete iperproteiche, chetogeniche e Low FODMAP, quest’ultima vera e propria ANTITESI della nutrizione umana .
I RISULTATI sono purtroppo deludenti: cronici tagli angolari della bocca, alterazione ungueale (unghie sempre più scoperte e fragili), confusione mentale, riposo notturno non ristoratore, scariche di diarrea immediatamente dopo il pasto.
Quest’ultimo evento, chiaro segno di marcata disbiosi (senza dover far ricorso a costosi e poco utili esami del microbiota fecale......) .
La dieta a low FODMAP, per la verità, le aveva fornito un risultato; minor gonfiore a livello addominale, peccato che l'abbia fatto abolendo quasi integralmente le attività fermentative … Il punto fragile di questa bislacca modalità nutrizionale è che quando si prova ad introdurre 1 grammo di fibra l’addome esplode e il gonfiore diviene ancor peggiore rispetto all’inizio. .
Forse dovremmo domandarci: Siamo sicuri che ridurre ai minimi termini le fibre sia la scelta giusta ? Siamo certi che il microbiota non abbia necessità QUOTIDIANA di prebiotici ?
Siamo certi che l’esubero proteico con diete che vanno ben oltre il 08-09 gr di proteine per chilo di peso corporeo, non stiamo selezionando Specie e Generi batterici in sovrannumero? (poi ci domandiamo sulla provenienza di molte SIBO, SIFO e sovra crescite nel colon) . . Mi piace ricordare che l'uomo non è un carnivoro bensì un onnivoro e solo in determinate fasi storiche della sua evoluzione, e solo in circoscritti territori, è stato diffusamente (ma non prevalentemente) carnivoro.
. . Insomma la nostra sventurata paziente dopo aver subito estremizzazioni concettuali in ambito nutrizionale, si trova ad avere un tratto digerente completamente disastrato e con una disbiosi stellare. .
COSA FARE, dunque, in situazioni come questa ?
Esattamente le stesse cose che si farebbe per un intestino sano, ma adottando alcune accortezze speciali, in primis REINTRODUZIONE con molta GRADUALITA’ delle fibre. . . Insomma per farla breve, a distanza di 8 settimane Rossana, in VIDEOCONFERENZA mi comunica che:
1- Ha una SINGOLA EVACUAZIONE QUOTIDIANA (segno inequivocabile di ricupero della principale funzione BIOLOGICA dell’intestino: la PERISTALSI)
2-Le feci sono finalmente CONFORMATE
3- Il gonfiore in “netta diminuzione” (queste le sue parole), oppure si potrebbe dire; gonfiore SIGNIFICATIVAMENTE ridotto.
4- Migliorata la qualità del SONNO
5-Maggiore LUCIDITA’ MENTALE
.
Ci rivedremo per la Terza Volta sempre tramite VIDEOCONFERENZA, nel frattempo apporteremo alcuni cambiamenti in corso d’opera, visto e considerato che le condizioni oggettive della paziente sono finalmente mutate, piccole rettifiche che faremo all’interno di un impianto Terapeutico-Conservativo sostanzialmente stabile. .
In altre parole ora non dovremo fare altro che CONSOLIDARE I RISULTATI.
Dalla prossima volta in avanti, verosimilmente, Rossana non avrà più bisogno del sottoscritto, i rudimenti saranno oramai appresi e il prosieguo potrà farlo in piena autonomia. . . Un Caro SALUTO di SALUTE ai sempre più numerosi INTERlocutori della pagina delle EMERGENZE
Alla prossima
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