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I 6 PERCHE' Non ci si può fidare della ricerca sui FARMACI

Immagine del redattore: SANI E INFORMATISANI E INFORMATI

Aggiornamento: 24 giu 2019

Nascimben Andrea


"Melius est abundare quam deficere" dicono i medici di oggi



-Richard Horton, Editor capo della celebre rivista medica, The Lancet, qualche anno fa, scrisse: “gran parte della letteratura scientifica, probabilmente oltre la metà, può semplicemente essere considerata falsa. Afflitta da tanti problemi – studi con campioni di piccole dimensioni, effetti molto piccoli, analisi esplorative non valide e palesi conflitti di interesse, insieme a un’ossessione per il perseguimento di mode di dubbia importanza – la scienza ha preso una piega verso il buio. Si possono aggiustare le pratiche scientifiche sbagliate? Non lo so. Una parte del problema è che nessuno è incentivato a comportarsi correttamente, tutti hanno un’ interesse a proseguire in questo modo



In questo mio escursus, Vi elencherò 6 purtroppo valide ragioni per essere scettici dei risultati diffusi dall'Industria farmaceutica. Sono scettico PERCHE':


1) Se la ricerca è finanziata dall’industria, i risultati mostrano casualmente un esito favorevole nel 86% dei casi contro il 48% se la ricerca è pubblica e indipendente.



2) Gioca un ruolo non indifferente l’ambizione personale dei ricercatori ( buoni esiti di ricerca significa potenziare il curriculum, aumemtare status di ricercatore affermato,

migliorare il proprio contratto economico

pubblicare su prestigiose riviste scientifiche

Maggiore e lo status del ricercatore, maggiori sono le possibilità di avere fondi da parte pubblica e privata. Vedere il POST: “gigantesco conflitto di interessi tra classe medica e industria” prodotto sulla base di documenti ufficiali dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità)


3) Spesso, vi è un Coinvolgimento economico diretto dei singoli ricercatori o dell’intera istituzione (università pubblica o privata, o del centro di ricerca pubblico o privato) attraverso concessione di pacchetti azionari/obbligazionari della stessa azienda farmaceutica, o comunque attraverso consistenti ingaggi agli stessi ricercatori coinvolti.



4) Vi è un diffuso conflitto di interessi tra l’industria e le stesse riviste scientifiche. Ciò che si trova pubblicato in ordine ai farmaci, non sempre viene fatto sulla base di novità o innovazione del ritrovato , ma piuttosto sono le pressioni economiche sulla stessa rivista a determinarne la pubblicazione

Per ulteriori approfondimenti, Vi invito a vedere il POST :“ conflitti di interessi tra riviste e farmaceutiche”.



5) perché vi sono stati numerosi casi di corruzione in ordine alla vendita di farmaci, non

sempre riportati dai mass media.

La corruzione e le “collaborazione” anomale di tutto quel mondo che ruota intorno all’industria è un evento quasi naturale se si considera l’importante mole di investimenti che vi è dietro ogni principio attivo messo in commercio.


Oltre al tradizionale fenomeno corruttivo ovvero: prendo la mazzetta e prescrivo farmaci abbondantemente a tutti, vi anche un'altra forma molto più maschera e meno identificabile

vienen definita con un termine unico Comparaggio, una sort di scambio di favori, ne esistono diverse modalità, per esempio:


A) la rivista “scientifica” , ciascuna con una propria ragione sociale certo

ma, guarda caso, con mono-sponsor farmaceutico.

B) giornali che pagano generosi compensi per attività redazionali spesso fittizie a medici con buona potenzialità prescrittiva.

C) il metodo di comparaggio piu diffuso sono le cene o i viaggi in località turistiche, la cena si fa, ma mascherata da "meeting scientifico" (ovviamante e regolarmente autorizzato dal Ministero della salute).


6) Vi è una predisposizione culturale e formativa della classe medica a somministrare i farmaci, questo a causa di un vera e proprio indottrinamento durante il lungo percorso accademico.

Nei primi 3 anni di studio, si affrontano le scienze di base e negli ultimi 3 sostanzialmente tutte le patologie. Alle quali vi si associa sempre e quasi esclusivamente uno o più farmaci, escludendo quasi a priori qualsiasi altro approccio terapeutico.



CONCLUSIONI

Purtroppo questi 6 punti sononla sintesi di una situazione tristemente oggettiva che ufficialmente viene rigettata ma che qualche medico onesto ti conferma confidenzialmente che la medicina e sottoposta alle pressione della farmacocrazia e che pertanto ricerca e pratica medica non potranno mai essere basata esclusivamente su evidenze cliniche e e scientifiche.


Situazione che quasi mai viene comunicata pubblicamente pena sanzione disciplinare o radiazione dall ordine.

Il cardiologo dott Gava, del dottor Miedico, e altri casi meno noti, sono medici radiati dall ordine pr aver avuto il coraggio di alzare la testa rispetto all ordine pre costituito, contestando la validità scientifica di una metodologia medica molto discutibile un approccio che prevde una pratica vaccinatoria fatta sena alcuna anamnesi individuale dei piccoli pazienti.

Ma non sono gli unici, vi sono anche altri medici, ancora in netta minoranza, certamente ma che stanno prendendo le distanze da una medicina spesso omertosa e mai autocritica che prevede la supremazia solo dei farmaci e della chirurgia e mai della prevenzione.


Medici che stanno iniziando a pennsare finalmente con la loro testa in scienza e coscienza rifiutando schemi e linee guida pre confezionate dall'industria.


Pochi , certo ma essere nella maggiornaza del coro non significa necessarianete essere dalla parte della ragione.

Ricrodate che la medicina di fine '800 ha deciso di internare in manicomio un medico come il dott. Sommerweis il primo ad introdurre l'obbligo a studenti e medici dei lavarsi le mani con il sapone prima di visistare le pazienti.


Vi ricordo che Galileo Galilei è stato costretto a rinnegare tutte le sue teorie perché andavano contro l'Ordine precostituito di un tempo, ma la storia ha emesso il suo verdetto e ad avere ragione era uno solo e non tutti gli altri.


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