Attenzione a non considerare come valore rassicurante un livello di glicemia che si mantiene sotto i 100 mmol/L.
Il Range 60-100 mmol/L è stato stimato semplicemente sulla base di valutazioni epidemiologiche delle popolazioni occidentali o abitanti in contesti "civilizzati". Si è notato che per la stragrande maggioranza di questa tipologia di popolazione la media era compresa tra i 60-100 mmol/L
Ma la storia evolutiva dell'uomo dice cose profondamente diverse.
I nostri antenati fino a pochi millenni fà erano cacciatori-raccoglitori e i periodi di abbondanza erano rarissimi. La convivenza con frequenti periodi di ristrettezza calorica era invece la norma. Noi, attuali popolazioni siamo geneticamente esattamente la stessa cosa dei nostri antenati del basso paleolitico.
I dati degli studi effettuati sulle attuali popolazioni di cacciatori-raccoglitori, mettono in evidenza un livello di glicemia a digiuno mediamente intorno ai 60 mmol/L.
Con un range che scende a 50 mmol/L nei periodi di maggiore ristrettezza calorica ed alternato a periodi mediamente più abbondanti in cui si registrano valori di 70 mmol/L.
I
n periodi di rara abbondanza i valori di glicemia dimostrano picchi anche superiori ai 100 mmol/L , ma sono rare eventualità e non quotidianità come accade alle attuali popolazioni "civilizzate”.
Gli studi che hanno analizzato popolazioni molto più recenti del nostro territorio effettuati negli anni ’50 , mettono in evidenza valori emato-chimici molto differenti dagli attuali. Valori di LDL, Trigliceridi e Glicemia erano inferiori del 20-25% rispetto a quanto si registra mediamente oggi.
La glicemia era mediamente compresa tra i 60 e i 70 mmol/L , oggi tra l’85 e i 100 mmol/L.
Dunque i valori che vengono indicati da tutte le tabelle di riferimento dei principali istituti e organismi di diabetologia sono un riferimento puramente statistico che trae origine da una semplice constatazione dello stato di fatto, ma non tiene in considerazione la storia evolutiva della specie Homo.
Stesso ed identico discorso è applicabile all'Emoglobina Glicata.
In conclusione, è opportuno mantenersi nella fascia più bassa del range 60-100, quanto alla glicazione dell'emogloina, più bassi sono i valori registrati, minore sarà il rischio di incorrere in fenomeni degenerativi dei tessuti connettivi ed epiteliali (in particolare l'endotelio).
Nascimben Andrea
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