Nascimben Andrea
VI RIPORTO UN CONFRONTO DIALETTICO CON UN UTENTE SCETTICO
UTENTE Stia tranquilla, sono abbastanza informato vivendo a stretto contatto con miei familiari, medici di altissimo e riconosciuto spessore scientifico anche a livello internazionale. Ci siamo spesso trovati a discutere di medicine cosiddette alternative e l'unanime parere è che le stesse , anche se non fanno male, neppure sono in grado di risolvere patologie severe. Siamo tutti d'accordo che uno stile di vita sano ed attento contribuisce a ridurre la possibilità di ammalarsi, ma da qui a demonizzare l'assunzione di farmaci ce ne corre.
NOSTRA RISPOSTA Come mai ogni qualvolta si avanzano dati, numeri e accadimenti subito si ergono le barricate e si grida all'eresia ? In tutti i Post , relativamente ai farmaci si riportano dati ufficiali e si cerca (con grande difficoltà) di porre il cittadino (massacrato da un'informazione a senso unico) elementi utili ad una doverosa riflessione.
Francamente non so quale discussioni lei abbia intavolato in ordine alle "medicine alternative" , ma forse ci si deve intendere sui termini. La medicina alla quale ci piace ispirarci è la Medicina Funzionale.
Nei nostri Post non troverà mai ne scelte "alternative" stile Vannoni-stamina, nè Di Bella (purtroppo poco dimostrato) nè l’estrema omeopatia, nè qualsiasi altro esoterismo strampalato, nonostante in più occasioni abbiano cercato di associarci a questi venditori di speranze. Probabilmente il maldestro tentativo di discredito lo dobbiamo o all'ignoranza o all'incapacità di argomentare.
Quando parliamo di abuso di farmaci cortisonici a fronte di qualsiasi sintomatologia ( a prescindere) e soprattutto evitando di ricercare le cause di quella determinata sintomatologia è eresia ?
Quando parliamo di oltre UN miliardo di euro all'anno, speso in soli IPP, nonostante una mole significativa di evidenze (che in questa pagina abbiamo circostanziato ) suggeriscano non solo grande cautela, ma mettano in evidenza l'inappropriatezza prescrittiva, è eresia ? Gli IPP quelle sostanze che medici e farmaceutiche amano definire come "gastroprotettori" , giocando anche qui sulla SEMANTICA DELL'INGANNO nei confronti dei soliti ignari-pazienti-consumatori.
Quando diamo voce a numerosi dati di letteratura che mettono in guardia da un uso sconsiderato di antibiotici, il più delle volte prescritti con grande superficialità (anche in ambito pediatrico) facciamo eresia ?
Su questo punto, potrei parlarle a lungo del significato clinico che genera una simile sciagurata pratica, andando ad agire, sulla componente microbiotica, che è essenziale alla modulazione del sistema immunitario. Ma forse è troppo da Medicina Funzionale.
Comunque sono d'accordo con lei, bisogna circostanziare. Noi ci riferiamo, oltre a quelli sopra descritti, ai farmaci per le malattie dismetaboliche (diabete2, sindrome metabolica, ipertensione, dislipidemie, "gastroprotettori", FANS, cortisonici a pioggia, ) tutte "malattie" per la stragrande maggioranza dei casi affrontabili EFFICACEMENTE attraverso una corretta alimentazione (NON mediterranea) e regolare attività fisica (strutturata o non).
Ma questo presuppone medici che si impegnino a fornire tutte le necessarie informazioni al paziente, affinchè questi si possa render conto che proseguire con quel determinato stile di vita non potrà che condurlo verso un'inevitabile deriva di malattia ( il più delle volte in comorbilità) . Ma come lei ben saprà, i medici difficilmente fanno sedere il paziente davanti a sè e guardandolo negli occhi, in virtù dell'autorità che il camice bianco gli conferisce, gli formulano frasi tipo:
"il farmaco è una sostanza chimica e pertanto ha moltissimi effetti collaterali, la maggior parte dei quali non possono essere identificati, per una serie di ragioni. LEI se è in queste condizioni cliniche, significa che NON si trova in una situazione organica favorevole, ovvero i suoi sistemi antiossidanti verosimilmente deficitari, i programmi di correzione genomica inefficaci, il suo sovrappeso non la agevola e la sedentarietà è una FORZATURA alla sua macchina biologica.PERTANTO le prescriverò questa sostanza chimica da assumersi solo TRANSITORIAMENTE, ma contemporaneamente le prescriverò questa ALIMENTAZIONE ANTINFIAMMATORIA. Inoltre da domattina, inizierà a fare 30 minuti di esercizi che le indicherò nel programma terapeutico.”
I MEDICI LUMINARI A CUI LEI FA RIFERIMENTO, AGISCONO COSI' ?
Quanto ai FARMACI ONCOLOGICI, mi trova favorevolissimo a patto che parallelamente alla somministrazione, si forniscano al paziente tutti gli strumenti affinchè non si vadano a riproporre le medesime condizioni organiche che hanno spalancato le porte alla malattia, ERGO: nutrizione, attività fisica (e ambiente).
Diversamente se quel soggetto continuerà a mantenersi in ipossia, se continuerà ad utilizzare eccessivamente il metabolismo glucidico, se continuerà ad alimentarsi con additivi alimentari, se continuerà ad assumere farmaci ( e magari a fumare) il "SUPER" FARMACO antineoplastico monoclonale, potrà anche centrare il suo "target" , ma nulla potrà fare per invertire i parametri di malattia a cui sopra.
L'effetto che sortirà sarà inevitabilmente come quello di un tappo messo a fermare una fuoriuscita di acqua da un muro, ma inesorabilmente l'acqua proseguirà il suo percorso ed anzi abbatterà definitivamente quel muro ( le mutazioni multiple che avvengono inevitabilmente a seguito di somministrazione di monoclonali inibitori , potenti acceleratori dell'evoluzione neoplastica, una volta sopraggiunta la farmaco resistenza).
Dunque alcuni mesi di sopravvivenza in più ma una fase terminale di drammatica sofferenza.
L'antibiotico credo sia stata la vera scoperta rivoluzionaria della medicina, un’intuizione fatta da ricercatori onesti ( e non dalle farmaceutiche) che ha consentito un significativo apporto positivo all'umanità.
E' altrettanto vero che dagli anni '90 in avanti se ne è fatto un evidente abuso, con tutte le conseguenze in termini di salute. Anche questa è eresia ?
E' comunque sempre positivo un confronto su questi temi .Un sincero saluto. .
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