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CANCEROGENESI e FARMACI

Nascimben Andrea




Qualche giorno addietro, in seguito alla bella chiaccherata in Webinar, fatta con due interlocutori speciali, il Dot Garritano e la Dott.ssa Pomponio,


due protagonisti di una bella informazione, quella che istruisce l'ascoltatore...


mi è venuto in mente di riaprire i miei archivi di dati che riguardano il cancro e di pubblicare un file che vuole essere uno spunto alla riflessione.






Vi sono sempre più studi, che dimostrano la relazione tra l'uso continuativo di farmaci e le neoplasie.


All'interno di questa rubrica internet, troverete i dettagli, delle dinamiche che portano verso la cancerogenesi, o comunque ne amplificano la possibilità di incorrervi.


Il ragionamento andrebbe fatto, considerando, ovviamente, tutta una serie di fattori che concorrono allo sviluppo delle neoplasie, ma alcune sostanze chimiche forniscono indubbiamente il loro contributo.


L'introduzione di eccesso di calorie, la sistematica assunzione di chimica alimentare attrraverso un'alimentazione industriale (pratica che riveste in sè un grande significato xenobiotico, ovvero estraneo alla biologia dell'uomo) , unitamente all'assunzione di potenti sostanze chimiche contenute nei farmaci, generano un complesso di stimoli che vanno nella direzione dell'alterazione epigenomica prima ( alterazione nell'espressione di alcune proteine ) , per poi entrare gradualmente verso un'alterazione mutagenica.


Questi due elementi (epigenetica e mutagenico) costituiscono, rispettivamente un adattamento epigenetico (cambiamento fenotipico) e un successivo adattamento, questa volta definitivo del sistema biologico, ovvero mutazione somatica.






Definiamo cosa siano i Citocromi

Sono delle estese famiglie enzimatiche che presiedono all'attività di detossificazione di numerosi composti; tossine alimentari, inquinanti ambientali, farmaci etc..


Un Primo meccanismo è rappresentato dal fatto che alcuni enzimi del citocromo450 , possono facilitare lesioni al DNA e relativa cancerogenesi, attraverso l'aumento dell'espressione degli enzimi CYP1A e CYP1B (presenti sia negli epiteli polmonari che intestinale che epatici) in quanto è ben noto che tali enzimi inducono l’attivazione metabolica degli idrocarburi policiclici aromatici (ingeriti ) a metaboliti estremamente tossici, come l'Epossido in grado di formare addotti con il DNA ,essendo agenti alchilanti, ovvero in grado di legare un gruppo alchilico al DNA.


Un secondo meccanismo identificato da alcuni studi, si evidenzia che dopo assunzione attraverso la dieta, di nitrati (presente nei cibi industriali), la molecola a contatto con gli acidi gastrici, per idrossilazione enzimatica, forma un’aldeide e una mono–alchilnitrosamina la quale, una volta entrata all'interno delle cellule dell'epitelio intestinale, grazie all’attività degli enzimi gli enzimi CYP2E1 e CYP2A6 (presenti nell'epitelio intestinale e polmonare)

rilascia un carbo–catione reattivo (molecola carica postivamente) nei confronti delle basi del DNA (Loeppky, 1999,Kamataki, 1999).


Quelli appena citati, sono enzimi che possono risultare sovra espressi per un uso cronico di farmaci e conseguentemente aumentare, potenziamente, lo sviluppo di meccanismi protoncogeni appena descritti.


FORSE sarebbe il caso di inizare ad investire un pò più risorse nella ricerca finalizzata ad una maggiore comprensione dei fenomi biologici, piuttosto che dissipare energie economiche e intellettuali per la solita e affannosa rincorsa del principio attivo "risolvitutto" ...


Un discorso ampio, complesso e articolato che abbiamo deciso di affrontare solo a piccoli passi, tramite brevi post e video informativi....


Non dimentichiamoci che le scelte per essere consapevoli necessitano di conoSCENZA.



Buona riflessione a tutti



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