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CONFLITTI di INTERESSE: Parte Seconda



Questo Secondo è Post dedicato ai conflitti di Interesse tra l'Industria privata sponsorizzatrice e coloro che dovrebbero svolgere un corretto lavoro di ricerca



Il Conflitto di Interesse si può manifestare anche nel :

settore della formazione continua, i cosiddetti ECM (STUDIO; Lo B, Ott C. What is the enemy in CME, conflicts of interest or bias. JAMA 2013;310:1019-20).


Il DOT. Des Spence dei “No free lunch” del Regno Unito, un associazione di medici che è contraria all’interferenza dell’industria nella formazione dei medici, non ha dubbi: gli eventi formativi sponsorizzati sono “marketing mascherato da formazione”.


E infatti, David Blumenthal professore dell’Università di Harvard (Boston , stato del massachuset) si chiede “Per quale motivo una compagnia che si basa sul profitto, almeno in questo paese (gli Stati Uniti), dovrebbe investire più di un miliardo di dollari all’anno nella formazione medica senza guadagnarci niente in cambio?”. l’articolo lo trovate sul BMJ




I Conflitti di Interesse si possono generare anche tra i membri di comitati etici I comitati formati da medici e non medici, i quali dovrebbero controllare idoneità del luogo di sperimentazione, criteri di arruolamento, idoneità degli sperimentatori, protocollo adottato, validità del progetto e delle sue finalità, oltre alla veridicità dei dati , insomma è quell’organo preposto a controllare , vigilare e verificare la validità dello studio e dei suoi dati in tutte le sue fasi. Una volta terminato ,all’agenzia di controllo , l’AIFA, non rimane che prendere visione . e solitamente si limita a questo.


Purtroppo in più occasioni sono stati messi inevidenza rapporti tra i rappresentanti di questi comitati di “controllo” e l’industria. (Campbell EG, Weissman JS, Vogeli C, Clarridge BR, Abraham M, Marder JE, Koski G. Financial relationships between institutional review board members and industry. N Engl J Med 2006;355:2321-9)


Ancora una volta invito ad una seria riflessione...



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