Nascimben Andrea
L’attività regolatoria, svolta dall’AIFA nel corso del 2015, ha portato all’autorizzazione
all’immissione in commercio in Italia di 647 specialità medicinali, in gran parte approvate
attraverso la procedura di mutuo riconoscimento o decentrata, ovvero si scelgono paesi come la Lituania, Estonia e Romania notoriamente meno restrittivi e molto più “accomodanti” con le farmaceutiche.
Nel 2015 la spesa farmaceutica totale, pubblica e privata, è stata pari a 28,9 miliardi di
euro, di cui il 76,3% (22,3 miliardi ), rimborsato dal SSN. In media, per ogni cittadino italiano, la spesa per farmaci (tra pubblico e privato) è ammontata a circa 476 euro. Nel 2017 si sono superati i 30 miliardi.
La fascia di età superiore ai 64 anni evidenzia una spesa pro capite a carico del SSN fino a 3 volte superiore ( ovvero circa 1.500 euro per ogni anziano) al livello medio nazionale e oltre 6 volte rispetto alle fasce di età inferiori. Complessivamente la fascia over 60 anni, rappresenta la voce di spesa maggiore, con circa 3/4 della spesa complessiva farmaceutica, stimata intorno ai 22 miliardi, ai quali vanno aggiunte tutte le spese relative, alle terapie ospedaliere e ambulatoriali, i ricoveri, gli interventi chirurgici che questa fascia di popolazione accede per le cure, per un ammontare annuo di circa 65 miliardi.
La spesa complessiva per la sanità è stata per il 2016, pari a 149,5 miliardi, di cui 112,5 pagati dal servizio sanitario pubblico ( tra pubblico e convenzionato) e 37 miliardi spesi dal privato ( tiket e automedicazione).
La spesa farmaceutica nazionale nel 2015 ha fatto registrare un balzo in avanti molto significativo del +8,6% rispetto all’anno precedente.
Da qui al 2020, ha proseguito il Direttore Generale di AIFA, in un’analisi di scenario basata sulle previsioni dell’IMS Health 2015 , “si conferma il trend di forte crescita del settore degli ultimi 20 anni". Bensissimo !!
Significa che divoriamo farmaci come qualsiasi altro alimento
Poichè la vita media è passata dai 77 anni, nel 1985, agli attuali 82 anni (dato del 2015), la classe medica giustifica l'incremento della spesa di chimico-farmaceutica del 390 %, passando dai 4 miliardi spesi nell'anno 1985, agli attuali di 16 miliardi ( farmaci rimborsabili di classe A) .
Una riflessione conclusiva
O SIAMO DI FRONTE AD UNA VERA PROPRIA INVOLUZIONE DELLA SPECIE, DEGLI ESSERE ASSOLUTAMENTE IMPERFETTI, BISOGNOSI DI MIGLIAIA DI FARMACI PER RESTRE IN VITA, OPPURE VI E' DELL'ALTRO.
Credo sia molto più onesto riconoscere che in questi ultimi 50 anni si è andati sempre più verso un fenomeno assolutamente degenerato.
Un fenomeno che inizia verso la fine degli anni '70 e si sviluppa con sempre maggior vigore, nei primi anni 80 in avanti (in seguito a precise scelte governative negli USA).
Inizia un “Nuovo” modo di fare "medicina".
Si è deliberatamente deciso (per convinzione o per interesse economico o entrambre le cose) di "curare" qualsiasi alterazione/disturbo/malattia, attraverso una prescrizione frettolosa e superficiale del farmaco del momento.
In farmaceutica, spesso si usa impropriamente il termine "nuova generazione", quando per la gran parte dei principi attivi, trattasi di vecchi farmaci, riformulati semplicemente da una saggia campagna di dis-informazione ai danni dei soliti ignari pazienti-consumatori.
Oramai la quasi totalità della classe medica (ad eccezione delle mosche bianche di medicina Funzionale e di qualche altro "eretico" fuori dal coro), ha abdicato totalmente agli obblighi morali e deontologici ai quali dovrebbe attenersi, come visitare il paziente, ascoltarlo, saper redigere una anamnesi, essere in grado di realizzare delle correlazioni funzionali tra sintomi e segni con la malattia.
Alla base di una medicina efficiacie nell'individuazione e nel contrastare le malattie agli esordi, alla base vi dovrebbe essere la cosapevolezza che esiste un sistema corpo nel suo insieme, essere a conoscenza che la letteratura ha da tempo cognato il termine, Sistema Neuro-Immuno-Endocrino e Somatico non a caso.
Un macrosistema in grado di mettere insieme funzioni, organi ed elementi di inter-connessione fra essi (ormoni, citochine, fattori di crescita, proteine, anticorpi, neuromodulatori, ecc..) disegnando una complessa rete di strutture e funzioni.
Limitarsi a prescrivere il farmachino di turno è uno schiaffo alla professione medica.
Una medicina messa nelle condizioni di non poter più prevenire, ne individuare i primi segnali di malattia. Una classe medica costruita ad OC per inseguire la malattia esclusivamente con i farmaci.
Chi si allontana da questo distorto paradigma, lo fà sulla base di una personale presa di coscienza e rischiando emarginazione dalla comunità medica.
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