Andrea Nascimben
Epigenetica è termine coniato nel 1942 dal biologo Conrad H Waddington. L’Epigenetica si riferisce generalmente a cambiamenti ereditabili nell'espressione genica e all'organizzazione della cromatina (cromosomi non "avvolti") senza modificazioni nella sequenza del DNA.
Modificazioni epigenetiche (cioè legati a fattori ambientali, in primis nutrizionali) che causano sotto regolazione di alcuni geni possono comportare l'espressione inadeguata o l'attivazione di particolari proteine chiamate "fattori di trascrizione", che favoriscono le attività protoncogene, o l'incapacità di esprimere geni responsabili della soppressione del tumore ( Cox PM, Goding CR. Trascrizione e il cancro. Br J Cancer. 1991; 63 (5): 651-662. [ PMC articolo gratis )
Infatti, le cellule tumorali presentano sempre aberrazioni epigenetiche, tra cui:
- l'ipometilazione globale (il filamento di DNA appare poco avvolto e dunque maggiormente accessibile a fattori di trascrizione ed agenti chimici)
- hypermetilazione (super avvolgimento del filamento del DNA) di alcune aree specifiche del DNA (chiamate siti di promozione) prelative ad alcuni geni oncosoppressori. Dunque i geni che hanno il compito di proteggerci da eventuali percorsi tumorali, vengono inattivati.
- deacetilazione degli istoni. Gli istoni sono delle proteine che consentono al filamento di DNA, di potersi avvolgere su se stesso per fornigli una struttura più solida di ancoraggio. Queste proteine de-acetilate rendono meno stabile il DNA (aby R, Issa J-PJ. Epigenetica del cancro. CA Cancer J Clin. 2010; 60 (6): 376-392. PubMed )
- Sotto regolazione dei Micro RNA (miRNA). Sono dei piccoli RNA, ovvero dei trascritti del codice genetico che non sintetizzeranno mai alcuna proteina, ma che dimostrano di avere un ruolo in numerosi processi di controllo del nostro genoma. Ad oggi se ne contano oltre 3.500, ma si conosce la loro funzione solo per 500 circa (questo fa comprendere quanto poco conosciamo del nostro patrimonio genetico. Ma non si esita a somministrare all’ignaro paziente-consumatore, sostanze chimico-farmaceutiche di cui non si conosce ben poco degli effetti che andranno a sortire sulle molteplici funzioni del nostro organismo).
Inoltre, l'impatto dei processi epigenetici nel cancro è evidente dalla constatazione che almeno la metà di tutti i geni oncosoppressori (quelli che ci proteggono da proteine anomale e processi biologici “alterati”) vengono inattivati attraverso meccanismi epigenetici nella tumorogenesi (Issa JP. Prevenzione del cancro: epigenetica passi fino alla piastra. Cancer Prev Res. 2008; 1 (4): 219-222.)
Infatti nei soggetti in sovrappeso/obesi è di frequente riscontro la ridotta espressione di quei geni che codificano per gli enzimi antiossidanti e di riparazione del DNA.
Questo significa che i soggetti di questo tipo, hanno minore capacità di difendersi dalle aggressioni ossidative e chimiche del proprio DNA.
Dal punto di vista epidemiologico, è oramai sempre più evidente che condizioni dis metaboliche croniche (Sovrappeso/obesità, diabete2 e Sindrome Metabolica) costituiscono l’anticamera per numerose malattie tumorali.
DUNQUE ?
Come fare per cercare di anticipare la degenerazione tumorale delle nostre cellule ?
Rispettare il nostro prezioso ed unico codice genetico.
Come?
Attraverso una corretta nutrizione, utilizzando cibi ancestrali e non "moderni"che tradotto significa:
verdure, frutta, frutta a guscio, bacche, legumi (pochi fagioli), uova biologiche ( se non siamo in disbiosi), Prebiotici (fibra alimentare) e Probiotici ( batteri di origine alimentare come lo yogurt o sotto forma di integratori ad alta concentrazione batterica).
Ed in fine ZERO cibi contenenti Glutine.
TUTELA LA SALUTE CON L'INFORMAZIONE
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