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IL NOSTRO ANTICO MICROBIOTA E LE SUE NECESSITA'

Nascimben Andrea



La malleabilità dei nostri residenti intestinali sta ridefinendo ulteriormente il ruolo di questa comunità come strumento per la manipolazione della biologia dell'ospite (gli ospiti siamo noi)

Dunque il microbiota fornisce una leva manipolabile per migliorare la salute umana e per curare o prevenire le malattie .






Mentre lo studio del Burkina Faso ha rafforzato il legame tra dieta e diversità del microbiota, ha anche fornito il primo assaggio di come poteva essere il microbiota umano durante la rivoluzione neolitica in agricoltura quando gli esseri umani hanno abbracciato i cibi coltivati. Analogamente, uno studio indipendente sui gruppi rurali in Malawi e Venezuela ha rivelato una maggiore diversità batterica e nette differenze nella composizione del microbiota delle società non moderne rispetto ai gruppi occidentali.


Il microbiota di tutti e tre i gruppi agrari tradizionali in Malawi, Venezuela e Burkina Faso era più simile tra loro nella diversità del microbiota e nella produzione di SCFA rispetto alle loro controparti occidentali ( Yatsunenko et al., 2012 ).



Il microbiota occidentale si discosta da quello delle popolazioni non occidentali

La caccia e soprattutto la raccolta sono state lo stile di vita che ha dominato per il periodo di tempo più lungo nell'esistenza della nostra specie. Gli Hadza, un gruppo di circa 1.000 persone in Tanzania, sono gli ultimi cacciatori-raccoglitori a tempo pieno in Africa e rappresentano una delle migliori approssimazioni moderne degli umani pre agricoli ( Marlowe, 2010 ). Un recente studio che ha confrontato il microbiota di 27 Hadza con quello di 16 italiani, che rappresentano una coorte occidentale, e quest'ultimo ha mostrato un relativo arricchimento del genere Prevotella , la presenza di specie Treponema e la mancanza di Bifidobacterium ( Schnorr et al., 2014). Tutte queste popolazioni rurali sono composte da persone moderne che si avvicinano, ma non sono rappresentazioni esatte di uno stato ancestrale umano. Inoltre, è quasi certo che non ci sia stato un singolo "stato ancestrale" nel corso dell'evoluzione umana.

Man mano che gli esseri umani si irradiavano in tutto il pianeta, diversi stili di vita, diete, posizioni e differenze genetiche hanno portato a variazioni del microbiota all'interno delle popolazioni.


La paleo-genomica offre una via alternativa per chiarire, i microbioti del passato (Tito et al., 2012 ).


Gli SCFA sono assorbiti dall'ospite per svolgere anche diversi ruoli regolatori tra cui la regolazione dell'acetilazione degli istoni e attivano alcune vie di segnalazione attraverso i recettori accoppiati alle proteine ​​G (GPR41 o GPR43).


Recentemente diversi gruppi hanno collegato gli SCFA generati dal microbiota agli effetti antinfiammatori per esempio facilitando il fenotipo regolatorio con le cellule T regolatorie nell'intestino, inoltre alcuni lavori suggeriscono effetti protettivi dall'infiammazione allergica delle vie aeree in un modello animale (STUDIO: PM, Howitt MR, Panikov N, Michaud M, Gallini CA, Bohlooly YM, Glickman JN, Garrett WS. The microbial metabolites, short-chain fatty acids, regulate colonic Treg cell homeostasis. Science. 2013; STUDIO Trompette A, Gollwitzer ES, Yadava K, Sichelstiel AK, Sprenger N, Ngom-Bru C, Blanchard C, Junt T, Nicod LP, Harris NL, Marsland BJ. Gut microbiota metabolism of dietary fiber influences allergic airway disease and hematopoiesis. Nat. Med. 2014)


Gli SCFA regolano l'omeostasi energetica, un ruolo al quale sono stati attribuiti gli effetti metabolici benefici della fibra ( Layden et al., 2013 ). Ricordiamo che gli SCFA prodotti dal microbiota intestinale sono strettamente dipendenti dalle fibre alimentari.


Il butirrato sembra influenzare ampiamente il metabolismo attraverso il sistema nervoso autonomo afferente per influenzare la gluconeogenesi nell'intestino, oltre a migliorare i profili metabolici e ridurre l'aumento di peso ( De Vadder et al., 2014 ; Gao et al., 2009 ; Lin et al., 2012 ).


Ulteriori studi hanno collegato la fibra alimentare e gli SCFA risultanti alla protezione dall'obesità indotta dalla dieta ( Cani et al., 2007 ; Lin et al., 2012 ; Neyrinck et al., 2012 ; Zhou et al., 2009).

Resta da determinare con precisione in che modo il consumo dietetico di fibre alimentari generi le migliaia di metaboliti prodotti dal microbiota e la conseguente influenza sulla biologia dell'ospite ( Marcobal et al., 2013 ; Nicholson et al., 2012 ; Russell et al., 2011 )


E' orami evento confermato da più studi che la scarsità di carboidrati fermentabili seleziona una comunità di microbi che sono abili nel degradare le componenti glucidiche presenti nello strato di muco intestinale, incrementando la permeabilità intestinale, infiammazione indotta dal microbiota e infine colite ( Johansson et al., 2014 ;Van der Sluis et al., 2006 ).

Infatti il consumo di mucine da parte di molte specie intestinali funge da fonte endogena costante di energia per il microbiota in assenza di polisaccaridi alimentari ( Sonnenburg et al., 2005 ).


Senza fornire, in questa occasione, dettagli su cosa e come mangiare, anche i dati presenti in questo articolo suggeriscono della essenzialità di assumere regolarmente FIBRE alimentari, sotto forma di elementi fermentabili quale privilegiato substrato per i batteri simbiotici e non fermentabili per fornire una significativa capacità di incremento della consistenza delle massi fecali, fattore determinante per determinare la peristalsi intestinale.


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