Nascimben Andrea
MA QUANDO CI SI SVEGLIERA' DAL TORPORE? FORSE MAI.....
Mi chiedo perchè ancora nessun governo abbia voluto mettere il naso in questo gigantesco sistema di malaffare ??
Ma vi pare non rmale che chi si costruisce a piacimento i propri studi, poi sia lo stesso che sulla base di quelle risultanze andrà a prodursi i farmaci, sostanze chimiche che verranno somministrate ai soliti ignari pazienti-consumatori ?
Ma vi pare possibile che l'industria possa pubblicare solo gli esiti positivi degli studi (34,2% secondo l'associazione indipendente Cocrhane) ) e ometta di far conoscere gli esiti di tutta la parte restante, dunque senza mettere al corrente la comunità scientifica del 70% degli non favorevoli, deturpando profondamente i dati presenti in letteratura ?
Sapete cosa significhi pubblicare solo gli studi che hanno un'esito positivo omettendo quelli negativi? quando si andranno a fare le raccolte dati (META-Analisi) per redigere le LINEE GUIDA (ovvero i riferimenti per i medici su come agire clinicamente) si registreranno solo effetti benefici dei farmaci e degli effetti collaterali quasi non se ne avrà traccia.
Sapete qual'è l'UNICO strumento che ci rimane per verificare gli effetti avversi (ADR) di queste sostanze, una volta in COMMERCIO, è la cosi detta FARMACOVIGILANZA.
Peccato che sia un'istituto totalmente inapplicato dalla stragrande maggioranza dei medici.
I maggiori prescrittori sono i Medici di Base e i Pediatri.
Sapete quante segnalazioni fanno in tutto? il 6,1% del totale (dati OSMED 2015).Un percentuale che risulta in tutta evidenza sottostimata, seconda la stessa ammissione dell'agenzia di controllo AIFA.
Quante volte il vostro medico sulla base di una vostra segnalazione di effetti "strani" in seguito all'assunzione di un farmaco vi ha comunicato che avrebbe segnalato all'ASL di competenza? Probabilmente MAI, per il semplice fatto che non vogliono segnalare per una serie di ragioni che ho già documentato in altri POST.
E in questa mia, non cito le infinite distorsioni dei dati messe in campo da abili strategie come ho già descritto in alcuni precedenti POST
QUANDO PRENDERETE COSCIENZA DELLA PERICOLOSITA' DI QUESTE SOSTANZE
QUANDO PRENDERETE COSCIENZA CHE NON POSSONO GUARIRE PERCHE' NON RIMUOVONO MAI LE CAUSE, BENSI' AL CONTRARIO FORNISCONO UN ULTERIORE PESANTE CONTRIBUTO CHIMICO A DESTABILIZZARE L'INTERO SISTEMA ORGANICO?
QUANDO CI SVEGLIEREMO DAL PROFONDO TORPORE ?
Secondo Smith ( https://en.wikipedia.org/wiki/Richard_Smith_(editor) , medico inglese, direttore per 25 anni della prestigiosa rivista medico-scientifica BMJ (British Medical Journal ), la questione della pubblicita' a pagamento sulle riviste, per quanto grave e cospicua, rappresenta solo la minore forma di corruzione. Nelle riviste mediche e' diffusissima anche un altro tipo di pubblicita', ben piu' difficile da decodificare: quella rappresentata dalla pubblicazione dei risultati di sperimentazioni cliniche finanziate dalle industrie.
Le compagnie farmaceutiche pubblicano solo gli esiti positivi delle ricerche che finanziano, perche' uno studio favorevole che appare su una rivista prestigiosa assicura loro un’enorme fonte di pubblicita'.
In questo caso l’articolo viene distribuito dalla casa farmaceutica ai medici di tutto il mondo nel tentativo di convincerli della qualita' del "prodotto" di cui si parla nello studio, sfruttando l’autorevolezza di cui la rivista gode presso la comunita' scientifica.
Secondo Smith: "Le riviste di medicina costituiscono un’estensione del braccio del marketing delle compagnie farmaceutiche, per le quali la pubblicazione di uno studio favorevole vale piu' di migliaia di inserzioni pubblicitarie ( è per questo che una compagnia puo' arrivare a spendere piu' di un milione di dollari in reprint dello studio per la sua distribuzione mondiale).
Smith avverte che "pubblicare tali articoli significa compromettere la credibilita' e l’onesta' della rivista", cio' nonostante moltissimi giornali lo fanno, anche i piu' autorevoli. Il perche' ce lo ha spiegato lo psichiatra David Healy: "Troppo spesso gli articoli che le grandi riviste pubblicano riguardano farmaci, perche' gli editor sanno che cio' assicura grossi introiti alla rivista. Infatti, sanno gia' che la casa produttrice del medicinale di cui si parla nell’articolo acquistera' dalle 20mila alle 50mila copie [che portera' circa 100,000$ di profitto alla rivista], oggi in parte trasformati in abbonamenti online”.
Cio' significa che la piu' grossa fetta di guadagno per le riviste, soprattutto per quelle piu' prestigiose, e' costituito proprio da questo tipo di pubblicazioni. L’effetto che pratica ha, oltre ad indurre i medici a pensare che un farmaco sia piu' efficace di quanto non lo sia realmente, e' quello di distorcere completamente la letteratura medica.
Per questo David Healy (psichiatra e psicofarmacologo) ritiene che: "La fiducia che attualmente si puo' avere nei confronti di articoli che hanno a che fare con i farmaci e' bassissima. In questo momento la pubblicazione scientifica e' molto piu' importante per il marketing delle compagnie farmaceutiche che per lo sviluppo della scienza".
Mi chiedo ancora come ci si possa fidare di un'industria che produce i suoi studi e poi i suoi farmaci, a piacimento. Sono i controllati ma anche i controllori di se stessi. E' incredibile.
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