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Immagine del redattoreSANI E INFORMATI

PERCHE’ LA MAGGIOR PARTE DEGLI EFFETTI AVVERSI DEI FARMACI NON VENGONO INDIVIDUATI ?


Le ragioni sono essenzialmente TRE:


1) Gli studi sperimentali (Trials), durano mediamente meno di 4-5 anni, e questo non è affatto casuale.

Come la stessa farmacologia ci suggerisce, la maggior parte degli effetti avversi si evidenziano su lungo termine. Peccato che una volta in commercio diventa quasi impossibile attribuire la responsabilità diretta di un evento avverso ad una determinata sostanza, poiché i fattori confondenti diventano moltissimi (nutrizione, malattie, stress emotivi, condizioni sociali mutate, altri farmaci).

In questo modo si perde di vista cosa quel farmaco stà realmente generando in termini di effetti collaterali fra la popolazione.




2) L’unica possibilità per attribuirne (parzialmente) la responsabilità è la Farmacovigilanza.

Peccato che sia un istituto inapplicato dai medici. Su questo seguiranno dei Post specifici per tema, vi dimostrerò l'inconsistenza di questo strumento.


3) In ambito di ricerca sui farmaci, le manomissioni, come numerose evidenze ci dimostrano, sono una costante.

La gran parte delle industrie del farmaco sono società quotate in borsa e ad ogni investimento deve necessariamente corrispondere un risultato. Gli investitori Finanziari, hanno i fari puntati addosso alle aziende produttrici di farmaci, un settore economico PRIMO per crescita percentuale dalla crisi del 2008 in avanti.


FORSE TUTTI QUANTI CI DOVREMMO CHIEDERE, SE DAVVERO SIA ANCORA LECITO E CONVENIENTE PER LA COLLETTIVITA’ LASCIARE NELLE MANI DI CHI DEVE RISPONDERE A LOGICHE DI PROFITTO, L’APPANNAGGIO QUASI ESCLUSIVO DI PRODOTTI CHE HANNO A CHE FARE CON LA SALUTE.


LE STORTURE CHE STANNO EMERGENDO SONO SEMPRE PIU’ FREQUENTI E SEMPRE PIU’ EVIDENTI.


LA RICERCA SUI FARMACI DEVE TORNARE SOTTO IL CONTROLLO DELLE UNIVERSITA’ PUBBLICHE E LIBERA DA FINANZIAMENTI DI CHI HA TROPPI INTERESSI IN GIOCO.


Nascimben Andrea


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