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PRUDENZA NEL PRESCRIVERE DIETE IPERPROTEICHE E ACETILCISTEINA

Questo lavoro https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6306728/ ci illustra la simntomatologia tipica da eccesso di istamina, sintomi variabili, a causa degli effetti e delle funzioni dell'istamina in più organi e sistemi del corpo.


Includono sintomi gastrointestinali (dolore addominale, diarrea, vomito), dermatologici (orticaria, dermatite o prurito), respiratori (rinite, congestione nasale e asma allergica), cardiovascolari (ipotonia vascolare, aritmie) e neurologici (mal di testa), ed è comune che più di un disturbo si verifichi contemporaneamente.


Diversi studi clinici hanno dimostrato che i pazienti con una potenziale diagnosi di intolleranza all'istamina o con una diagnosi di emicrania, malattie intestinali o dermatologiche (dermatite atopica, eczema o orticaria cronica) hanno una prevalenza più elevata di avere bassi livelli di DAO rispetto alla popolazione di controllo o a causa di deficit di sintesi di enzimi che degradano l istamina come le DAO (carenza genetica), ma ciò può dipendere da un esaurimento degli enzimi a causa di eccessi di ammine biogene assunte con gli alimenti o generate dalle attività microbica a partire da substrati proteici.




Questo lavoro (Evaluation of the inhibitory effect of various drugs / active ingredients on the activity of human diamine oxidase in vitro. Roland Leitner, Eva Zoernpfenning, Albert Missbichler First published: 18 July 2014), ci dimostra quanto possano contribuire all’accunmulo di ammine l’assunzione di farmaci.


La Clorochina e l'Acido Clavulanico hanno mostrato il massimo potenziale di inibizione sulla diammina ossidasi (> 90%).

La Cimetidina e il Verapamil hanno mostrato un'inibizione di circa il 50%.


Una moderata influenza sulle DAO è stata causata da Isoniazide, Metamizolo, l'Acetilcisteina (NAC) con una inibizione tra il 20 e il 30%.


Il Diclofenac, metoclopramide, Suxametonio hanno dimostrato un potenziale di inibizione inferiore (<20%).





In conclusione questi dati dovrebbe indurre i prescrittori di questi farmaci ad essere prudenti quando il paziente presenta segni e sintomi suggestivi di accumulo istaminico e/o di altre ammine (spesso interpretati come eccesso di Nichel...)


Altrettanta prudenza dovrebbe essere d’obbligo quando si prescrivono piani alimentari ad alto contenuto di proteine animali poichè le poliammine prodotte dalla fermentazione degli amminoacidi porta al progressivo esaurimento delle DAO.


Non è raro incorrere in pazienti che a seguito di diete senza nichel (ovvero senza fibre prebiotiche) ed eccessi proteici, manifestino segni e sintomi caratteristici da eccesso di Ammine Biogene con eruzioni eczematose, manifestazioni orticarioidi, rinite, rinorrea, diarrea, stipsi, gonfiori addominali, sindromi cefalgiche ... (aimè molto spesso affrontate con ulteriore giro di vite della dieta a basso tenore di Nichel, complicando ulteriormente il quadro...)






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