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SEMI di LINO: il suo contenuto di fibre e polifenoli un prezioso alleato di salute

Nascimben Andrea


I semi di lino ( Linum usitatissimum L.) contengono vari composti biologici come gli acidi grassi n-3, fibre alimentari di buona qualità e polifenoli (lignani bioattivi) considerati buoni ingredienti alimentari e funzionali. I polisaccaridi contenuti all'interno dei semi di Lino sono:

mannosio, arabinoxilano, ramnosio, galattosio, glucosio, galattosio, xilosio, arabinosio e fucosio (STUDIO: Prasad K., Dhar A. Flaxseed and Diabetes. Curr. Pharm. Des. 2016 STUDIO; Biao Y., Nan H.J., Yao L.C., Jie S.C., Chun D.H., Mcclements J.D., Jiang C.C. Identification and characterization of antioxidant and immune-stimulatory polysaccharides in flaxseed hull. Food Chem. 2020).



Prove crescenti hanno dimostrato che i polisaccaridi vegetali (fibre) che non possono essere digeriti dal tratto digestivo superiore, giungono all'intestino distale (ultima parte dell'ileo e colon) per essere degradati dal microbiota intestinale e la fermentazione dei polisaccaridi e la loro interazione con il microbiota intestinale sono strettamente correlate alla salute dell’uomo.

Ad esempio, è stato scoperto che i polisaccaridi estratti dalla soia promuovono la produzione di acido acetico e conseguentemente la ricchezza di Bifidobacterium ed in fatti, alcune ricerche hanno proposto di utilizzare i polisaccaridi come nuova strategia terapeutica per modulare efficacemente il microbiota intestinale sviluppando batteri simbiotici e prevenire le malattie (Bindels L.B., Delzenne N.M., Cani P.D., Walter J. Towards a more comprehensive concept for prebiotics. Nat. Rev. Gastroenterol. Hepatol. 2015 STUDIO; Wang Y., Xu A., Liu P., Li Z. Effects of Fuzhuan Brick-Tea Water Extract on Mice Infected with E. coli O157:H7. Nutrients. 2015)

La maggior parte dei polisaccaridi (fibre) modula la diversità del microbiota intestinale diminuendo il rapporto tra Firmicutes e Bacteroidetes, fattore utile per regolare il metabolismo lipidico dell'ospite ( STUDIO: hen G., Xie M., Dai Z., Wan P., Ye H., Zeng X., Sun Y. Kudingcha and Fuzhuan Brick Tea Prevent Obesity and Modulate Gut Microbiota in High-Fat Diet Fed Mice. Mol. Nutr. Food Res. 2018; STUDIO; 10. Wang X., Wang X., Jiang H., Cai C., Li G., Hao J., Yu G. Marine polysaccharides attenuate metabolic syndrome by fermentation products and altering gut microbiota: An overview. Carbohydr. Polym. 2018),.

Un'aspetto quello relativo alla potente modulazione delle attività biologiche dell’uomo realizzata dai metaboliti batterici che rende ancor meno significativa la famosa "predisposizione genetica" ( e a corredo di essa la lunga sequela di costosi esami genetici per realizzare piani alimentari "personalizzati" sulla base del singolo DNA)

Dati sempre più consistenti supportano la tesi che le fibre (polisaccaridi) hanno un impatto significativo nel mantenimento delle condizioni di EUbiosi intestinale e nella protezione dalle malattie infiammatorie intestinali (Ren Y., Geng Y., Du Y., Li W., Lu Z.M., Xu H.Y., Xu G.H., Shi J.S., Xu Z.H. Polysaccharide of Hericium erinaceus attenuates colitis in C57BL/6 mice via regulation of oxidative stress, inflammation-related signaling pathways and modulating the composition of the gut microbiota. J. Nutr. Biochem. 2018), inoltre, i principali metaboliti derivanti dalla fermentazione microbica della fibra alimentare, gli acidi grassi a catena corta (SCFA), svolgono un ruolo fondamentale nel fornire energia alle cellule epiteliali e mantenere selettiva la barriera epiteliale.

Gli SCFA non solo possono modulare la risposta immunitaria rafforzando l’attività anti cancro al Colon-retto, ma anche ridurre i fattori che favoriscono la Sindrome Metabolica (STUDIO: Brown C.T., Davis-Richardson A.G., Giongo A., Gano K.A., Crabb D.B., Mukherjee N., Casella G., Drew J.C., Ilonen J., Knip M., et al. Gut microbiome metagenomics analysis suggests a functional model for the development of autoimmunity for type 1 diabetes. PLoS ONE. 2011, STUDIO: Brooks L., Viardot A., Tsakmaki A., Stolarczyk E., Bewick G.A. Fermentable carbohydrate stimulates FFAR2-dependent colonic PYY cell expansiontoincrease satiety. Mol. Metab. 2017)

In conclusione i lavori scientifici effettuati su modello animale e su uomo supportano in maniera sempre più convincente la tesi che vede le fibre una componente ineludibile della nutrizione umana ed anzi ritengo che diversamente non potrebbe essere poichè tutta la lunga storia evoluzionistica dell'uomo è stata segnata da cibi grezzi, ricchi di fibre, vitamine, sali minerali e fito composti protettivi.










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