Nascimben Andrea
I medici dimostrano di aver maturato, in questi ultimi 40 anni, una particolare inclinazione culturale e formativa a somministrare farmaci, una predisposizione che trae le sue origini a partire dal percorso formativo in medicina.
Quello che si riserva agli studenti, fin dal primo anno accademico, è un vero e proprio indottrinamento formativo e culturale, un iter scolastico in cui nei primi 3 anni studiano le scienze di base, e nei successivi 3 sostanzialmente si affrontano le malattie.
Patologia, sindrome o semplice disturbo, lo si affronta puntualmente con il farmaco di turno, anzi preferibilmente più d’UNO, come dicevano i romani: Melius est abundare quam deficere.
VEDIAMO I 5 VANTAGGI
Prescrivere farmaci significa:
1-Rispettare le linee guida, quindi rispettato i dettami della “medicina delle evidenze”, ovviamante le evidenze che vogliono evidenziare.
vi esorto però a vedere il video intitolato: https://www.sanieinformati.com/post/inaffidabilita-delle-linee-guida-mediche
A tal proposito vi leggo testualmente quanto dichiarato dal Prof. Lenzer, medico americano:
"I medici che sono scettici circa la base scientifica delle linee guida cliniche hanno due scelte: possono seguire le linee guida, anche se si sospetta che fare così causerà danno, o le possono ignorare e fare ciò che credono sia giusto per i loro pazienti, rischiando in tal modo la censura professionale e eventualmente compromettere la loro carriera. Questo non è un semplice dilemma teorico; vi è la prova che anche quando i medici ritengono che una linea guida rischia di essere dannosa, un numero consistente lo seguono "
(Lenzer J. Why we can’t trust clinical guidelines. BMJ 2013;346).
2-Tutelare la propria figura sul piano medico legale perché piu prescrivo e piu dimostro di aver somministrato tutto ciò che era possibile somministrare a quel poveretto del paziente. Diversamente il danneggiato potrebbe rivalersi atraverso un'azione medico legale per inadempienza medica. Cosa prevedono le "linee Guida" mediche ? Massicce prescrizioni dunque si esegue. ricordate sempre che dimostrare che un determinato farmaco crea un effetto collaterale è sempre molto complesso, perchè i cosi detti "fattori confondenti" possono essere moltissimi: stile di vita, sovrappeso, sedentarietà, fumo, eccessi calorici, altri farmaci, stress emotivo , ecc.. Dunque identificare un farmaco come responabile di un evento di malattia o di un evento fatale è praticamente impossibile se non si dimostra una CAUSALITA' diretta ed immediata: assumo il farmaco e si manifesta l'evento avverso. Ma come ben sappiamo il 99% degli effetti collaterali avvengono su lungo periodo , pertanto un lasso di tepo in cui ossono inserirsi i ille fattori confondenti sopra citati.
ERGO: E' MEGLIO PRESCRIVERE CHE NON PRESCRIVERE
3- Eseguire tutte quelle che sono state le indicazioni clinico terapeutiche apprese durante il percorso accademico, senza alcun senso critico ( https://www.sanieinformati.com/post/indottrinamento-dei-medici-al-farmaco-%C3%A8-parte-dell-iter-formativo )
4- Semplificare il lavoro dei medici: di fronte a qualsiasi disturbo, patologia, sindrome, alterazione, non si deve fare altro che aprire il prontuario farmaceutico e prescrivere una delle oltre 16 mila sostanze disponibili, in maniera rapida e protocollare.
In questo modo non ho più la necessità di dover fare l'Anamnesi, ne tantomeno la Visita e meno ancora si rende necessario un dialogo con il paziente.
Come medico, mi sono esemplificato la vita, ma non solo.....
ed in fine, Prescrivere significa,
5-Guadagnare le simpatie delle generose case farmaceutiche
Lascio a voi trarre le personali conclusioni su quest'ultimo punto.
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Informarsi significa poter scegliere e saper Difendere la propria Salute
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